A Bari c’è l’alga tossica: aggiornamento su situazione del litorale della provincia barese

A Bari c’è l’alga tossica: aggiornamento su situazione del litorale della provincia barese

L’estate dei baresi è stata disturbata da un ospite poco gradito in particolar modo ai bagnanti: l’alga tossica.

E’ stata rilevata da alcune analisi effettuate dall’ Arpa Puglia a Santo Spirito in corrispondenza del Lido Lucciola, precisamente a 200 metri più a sud pertanto l’amministrazione comunale ha consigliato di non avvicinarsi al litorale e alle coste rocciose durante le mareggiate quando gli effetti dell’ alga tossica possono espandersi nell’aria.

Molti sono i litorali pugliesi in cui è stato riscontrato il fenomeno causato dall’ alga che produce tossine nocive sia per la fauna interessando quindi ricci, molluschi, stelle di mare e granchi sia per gli esseri umani.

L’ Ostreopsis ovata (questo è il nome scientifico dell’alga tossica)  ha superato il limite consentito che corrisponde a 10 mila cellule al litro secondo i rilevamenti dell’ Arpa in tante località balneari tra le quali citiamo: l’ isola di S. Domino alle Tremiti, vicino al ristorante il Pirata dove sono state riscontrate 206 mila cellule per litro, a Giovinazzo nei pressi dell’ Hotel Riva del Sole (116.400 cellule al litro) a Santo Spirito in prossimità del Lido Lucciola dove è stata rilevata una quantità elevatissima di alga tossica pari a 1.664mila cellule al litro; andando verso sud poi sono state esaminate anche le acque di castello Santo Stefano a Monopoli, ma il dato più allarmante è stato riscontrato a Savelletri nei pressi di Fasano in zona Forcatella con quasi 2 milioni di cellule seguito subito dopo dal milione e 750 mila cellule al litro di Torre Canne nella zona Faro.

Altre località hanno registrato la sgradita presenza dell’ alga tossica anche se in percentuali  non rilevanti e parliamo di Bisceglie in particolare a 500 metri a sud della fogna cittadina, Molfetta, Lido Trullo sul lungomare di Bari verso località San Giorgio, al lido s. Francesco di Apani in provincia di Brindisi, a Porto Badisco in provincia di Lecce e in provincia di Taranto nei pressi dello Stabilimento balneare Baia d’Argento.

I rilevamenti effettuati dall’ Arpa sono scattati in seguiti alle segnalazioni pervenute da parte dei bagnanti in località s. spirito vicino al Lido lucciola e dai campioni prelevati in data 20 agosto si è potuto accertare la presenza consistente dell’alga tossica ovvero ostreopsis ovata.

Il soggetto intossicato presenta irritazione agli occhi e all’apparato respiratorio, febbre e raffreddore.

Anche la ripartizione Igiene del Comune di Bari ha lanciato varie indicazioni per la presenza di questo fenomeno invitando “ ad evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate e limitare il consumo alimentare di organismi quali i ricci di mare, che potrebbero accumulare la tossina “.

I più vulnerabili sono come sempre bambini, anziani e soggetti affetti da malattie dell’ apparato respiratorio come asmatici e allergici ma per fortuna nella maggior parte dei casi i sintomi che sono passeggeri regrediscono spontaneamente in poche ore; rimane sempre valida la cautela per cui se ciò non dovesse accadere o se i sintomi dovessero peggiorare è necessario rivolgersi al proprio medico curante.