Test ammissione medicina 2013: tutto su come si è svolta la prova

Test ammissione medicina 2013: tutto su come si è svolta  la prova

Sono stati 84 mila gli studenti impegnati quest’anno nelle prove d’ingresso delle facoltà di Medicina e Odontoiatria che si tenute ieri 9 settembre in tutti gli Atenei italiani. Moltissimi sono i candidati che vedono in questi test un’opportunità per avvicinarsi ad una professione che garantirebbe un accesso più rapido e remunerativo al mondo del lavoro.

Inizialmente la data dei test era stata fissata nel mese di luglio, ma le rimostranze contro tale iniqua decisione hanno portato il Ministero dell’Istruzione a fare marcia indietro e a posticipare il tutto a settembre. Sarebbe stato impossibile per moltissimi studenti essere sottoposti con profitto a tali prove dopo aver appena superato lo scoglio dell’esame di Stato, che porta via tempo ed energie. Senza contare che i test d’ingresso sono molto impegnativi e necessitano di un’adeguata preparazione per poter avere qualche speranza di successo.

Per tale motivo la data delle prove è stata fissata al 9 settembre, quando i candidati di tutta Italia si sono ritrovati difronte a dei quesiti già finiti sotto la lente di ingrandimento per la notevole difficoltà e per le materie prese in considerazione.

Tutti gli Atenei d’Italia si sono attenuti alle disposizioni del Ministero dell’Istruzione, tranne le facoltà di Medicina e Odontoiatria del San Raffaele di Milano dove i test si sono svolti nei giorni 28 e 30 agosto. Una decisione che è finita dinanzi al Tar con il Codacons che ha presentato ricorso al tribunale amministrativo della Lombardia per chiedere l’annullamento del test.

Le ragioni di tale ricorso al Tar vanno ricercate nella mancata conformità della nostra disciplina delle immatricolazioni nelle università rispetto a quanto accade nel resto d’Europa: negli altri paesi europei infatti non vi sono test per accedere alle facoltà universitarie, e il fatto che in Italia ce ne siano potrebbe rappresentare una violazione del diritto allo studio garantito dalla nostra Costituzione. Tuttavia c’è anche da dire che i posti messi a disposizione ogni anno sono sempre meno rispetto alle richieste e pertanto l’unico modo per determinare chi dovrebbe immatricolarsi è quello dei test d’ingresso. Ma a questo punto si pone un altro interrogativo: questi test sono davvero un metodo meritocratico?

Nel frattempo, come anticipato, sono circa 84 mila gli studenti che sono stati impegnati nei test del 9 settembre: vediamo quali sono le caratteristiche e le modalità di svolgimento di queste prove.

La prova è consistita di 60 quesiti di cultura generale, chimica, biologia, fisica e matematica, diversi per ciascun candidato. Prima dell’inizio della prova a ciascun candidato verrà affidato un plico contenente il foglio delle domande e uno delle risposte. Ogni quesito sarà corredato di cinque risposte di cui è ovviamente quella esatta.

Allo studente, oltre ai fogli delle domande e delle risposte, sono stati affidati altri due: uno da completare con i dati anagrafici e con un codice a barre, e l’altro con le indicazioni per poter accedere al portale del Ministero dell’Istruzione per verificare i risultati della prova (accessoprogrammato.miur.it) mediante username e password. Terminate la prova il candidato ha dovuto riconsegnare tutti i fogli, ad eccezione di quello con le indicazioni per accedere al portale del Ministero.

A contribuire alla formazione del punteggio complessivo, oltre a quello del test, non ci sarà anche l’eventuale bonus maturità che doveva essere assegnato nel caso lo studente abbia ricevuto un voto di maturità non inferiore a 80 in quanto ieri il consiglio dei Ministri ha decretato l’abolizione del bonus stesso a partire dai test in corso. Per conoscere i percentili attribuiti a ciascuna scuola è necessario collegarsi al portale Uniersitaly dove vi è l’elenco dei vari istituti. In linea di massima al candidato che ha ricevuto un voto di maturità pari a 80 spetterà un punto, mentre al candidato maturatosi con 100 spetteranno 10 punti.