Chiara, condannato a 20 anni di galera l’uomo che la picchiò a sangue

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Maurizio Falcioni, l’uomo che per gelosia riempi di pugni e calci la propria fidanzata riducendola in fin di vita, è stato condannato a 20 anni di galera.

La sentenza è stata letta ieri in tarda mattinata dai giudici del tribunale penale di Roma.

La ragazza vittime del pestaggio è Chiara Insidioso Monda, che dopo undici lunghissimi mesi di coma, si è risvegliata.

La ragazza, di soli 19 anni, è in cura presso il plesso ospedaliero di “San Camillo” a Roma.

I parenti e gli amici della giovane ragazza  picchiata a sangue subito dopo la lettura della sentenza hanno a lungo applaudito.


Il padre di Chiara Insidioso Monda era presente alla lettura della  sentenza ed ha dichiarato che ora può pensare solo alla salute della piccola Chiara perchè giustizia è stata fatta.

Il padre di Chiara, Maurizio Insidioso, ebbe il coraggio di postare su Facebook le foto della figlia ridotta in coma per l’aggressione di Maurizio Falcioni.

Furono tantissimi i commenti di sdegno per quel gesto da molti ritenuto “vile”.

Maurizio Insidioso ha anche detto che:  “La condanna di oggi farà giurisprudenza, vent’anni è il massimo della pena che poteva prendere e vent’anni ha preso”.

Il padre della ragazza visibilmente emozionato ha dichiarato che: “Sappiate che il giudice ha fatto il massimo che poteva fare … e lo ha fatto! Giustizia è fatta!”.

Il pestaggio di Maurizio Falcioni alla povera Chiara Insidioso Monda avvenne nella casa a Casal Bernocchi alle porte di Roma dove la coppia conviveva.

Sembra che ha scatenare l’ira dell’uomo fu la scoperta che la ragazza su Facebook inviava e riceveva dei messaggi da un ragazzo.

A leggere la sentenza ieri è stato il giudice Giacomo Ebner che oltre alla condanna di 20 anni di carcere a ha anche interdetto Maurizio Falcioni a vita dai pubblici uffici.

I giudici di Roma hanno ritenuto Maurizio Falcioni colpevole di tentato omicidio e di ripetuti maltrattamenti nei confronti di Chiara Insidioso Monda.

All’uomo è stata inflitta ieri il massimo della pena.

A convincere i giudici della colpevolezza di Maurizio Falcioni è stata anche la perizia psichiatria che ha dimostrato che l’uomo, all’epoca dell’aggressione alla giovane donna, aveva la capacità di intendere e volere.