Sole a Catinelle: boom di incassi del film di Checco Zalone in sala dal 31 ottobre

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Un vero e proprio plebiscito per Luca Pasquale Medici in arte Checco Zalone ch n pochi giorni, complice il lungo week end ha fatto registrare incassi strepitosi confermando le previsioni degli esperti del settore che avevano ampiamente previsto questo risultato.

Il film ha fatto attorno a se terra bruciata grazie ad una distribuzione agguerrita che lo programma in circa 1250 sale e lascia spazio soltanto a qualche titolo d’autore o di genere; del resto 7 milioni e mezzo di euro nei primi due giorni di programmazione, lasciano presagire che il record dei 43 milioni del precedente “Che bella giornata”, sarà ampiamente battuto.

Questi numeri trionfali nascondono un segreto che Checco zalone interpreta alla grande ovvero la capacità di piacere al grande pubblico e di riuscire a strappare risate immediate, semplici e spontanee anche a costo di scadere nell’invettiva poco elegante e in una scontata comicità; ma l’industria cinematografica che sopravvive grazie a questi personaggi cosi furbamente interpretati non può guardare molto per il sottile se intende richiamare nelle sale dei numeri così alti.

Il personaggio interpretato da Medici piace a tutti perchè incarna tutti gli stereotipi del qualunquista zotico ma a suo modo simpatico, sempre un po’ indeciso se propendere per determinati comportamenti arrivisti o condannarli; e poi stabilisce empatie profonde con categorie diverse, salvo poi ricredersi e tradirli alle spalle, ma sempre con un sorriso.

Ed è proprio questa la forza della sua indovinatissima maschera, restare in bilico per furbizia o per incapacità di prendere posizioni.

Luca Medici può dirsi oggi soddisfatto dei risultati raggiunti dopo l’inevitabile gavetta e il terzo film girato da Gennaro Nunziante, prodotto da pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt per Taodue, distribuito da Medusa è la consacrazione dell’attore Checco Zalone ormai interprete di se stesso.

Anche nel corso delle interviste Luca Medici non compare mai, è sempre e solo Checco Zalone a parlare e a sovrapporsi al suo “creatore”.

Nella terza pellicola la conferma di un talento ampiamente dimostrato in tv e nelle piazze anche se la paura dell’insuccesso non si placa mai così come confessa lo stesso Medici nel corso di un’intervista rilasciata al “Fatto Quotidiano”: l’attore parla senza remore delle tensioni e dei dubbi che hanno preceduto l’uscita del film che era stato caricato di tante aspettative ed esprime senza alcun falso pudore le sue simpatie artistiche: “Invidio Crozza, ha la capacità di creare personaggi settimanalmente, per le mie “cagate”, impegno mesi. Quando imitai Saviano lo dovetti studiare, parola per parola, lui mi scrisse apparentemente divertito Non sono sicuro fosse sincero. Però la mail me l’ha mandata”.