Australia, chirurgia miracolosa riattaccata testa a bambino di 16 mesi decapitato

Prosegue bene il decorso post operatorio del bambino a quale, grazie ad una miracolosa operazione, è stata riattaccata la testa.

Sembra che il bambino possa realmente tornare ad avere una vita tranquilla dopo che un terribile schianto gli aveva provocato il distacco interno della testa.

I medici di tutto il mondo ora si stanno interrogando su come sia potuta avvenire una operazione del genere che ha permesso al bambino di poter continuare a vivere.

In Australia è stata effettuata un’operazione chirurgica che resterà per sempre nella storia della chirurgia mondiale.

I medici dell’ospedale di Brisbane, una città di oltre due milioni di abitanti sulla costa orientale dell’Australia, sono riusciti a riattaccare la testa ad un bambino di soli 16 mesi vittima di un gravissimo incidente d’auto.

Un’operazione mai avvenuta prima che è stata svolta con tecniche all’avanguardia e che sembra sia riuscita perfettamente tanto che i medici, pur non sbilanciandosi, hanno dichiarato che ci sono ottime possibilità che il bambino possa tornare a vivere normalmente.

Un bimbo di soli 16 mesi ha riportato delle ferite gravissime.

Al bambino lo scontro frontale tra l’auto guidata dalla madre, nella quale c’era anche la sorellina di 9 anni ed un altro veicolo che sopraggiungeva dalla direzione opposta della strada, aveva provocato il distacco interno del capo dal resto del corpo.

I medici che avevano soccorso il povero bambino subito dopo l’incidente si erano resi conto della gravità della situazione del piccolo ed avevano predisposto l’immediato ricovero, mediante elisoccorso, all’attrezzatissimo plesso ospedaliero di Brisbane.

Il piccolo, che si chiama Jackson Taylor, è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento che è durato ben sei ore.

I medici che hanno svolto l’operazione erano guidati da Geoff Askin, uno dei medici più famosi al mondo ed autore di diversi interventi di chirurgia spinale.

L’operazione è stata svolta con un speciale macchinario, una specie di tutore, che teneva fermo il capo del piccolo mentre i medici, con speciali fili, ricucivano il capo del povero bambino.

Geoff Askin, alla fine dell’operazione, si è dichiarato ottimista ed ha detto che: “Molti bambini non sarebbero sopravvissuti nemmeno all’impatto e anche se ci fossero riusciti, non avrebbero mai potuto più muoversi o respirare”.

Il famosissimo medico ha anche affermato che il recupero del bimbo procede bene e che il piccolo dovrà portare per 8 settimane il macchinario che gli sorregge la testa.

I genitori del piccolo Jackson Taylor erano felicissimi che il bambino, dopo il tremendo impatto, era ancora vivo e che il suo recupero stava avvenendo nel miglior modo possibile.

Carmelo Sturiale, uno dei medici più apprezzati in Italia nel campo della neurochirurgia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sull’eccezionale intervento avvenuto in Australia: “Bisognerebbe vedere il grado di lesione del midollo spinale, però è indubbio che il piccolo abbia riportato una grave frattura cervicale con distacco e lussazione delle vertebre per cui si è verificato un gap tra la testa e il collo. Ho visto che è stata usata la definizione di ‘decapitazione interna’ ma è un po’ una semplificazione perché la decapitazione prevede anche la rottura dei grandi vasi, dell’esofago, della trachea: tutte lesioni incompatibili con la vita. Per l’operazione hanno utilizzato la Halo che è appunto una aureola metallica, che si fissa con 4 viti al cranio e poi si congiunge alla Halo vest, una giacchetta toracica, così da immobilizzare il rachide e poter quindi procedere con l’intervento”.

Carmelo Sturiale ha anche detto che per il recupero: “bisogna vedere l’entità del danno midollare ma il fatto che il paziente abbia solo 16 mesi è sicuramente un fattore positivo per il recupero e la riduzione del danno neurologico. In questi casi l’intervento deve avvenire entro 24-48 ore, nei casi più gravi entro 6 ore”.