Bari, ultimi sviluppi trattativa per l’acquisto della società del magnate cinese

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E se il Bari diventasse di proprietà di un magnate cinese? Herman Cheng, l’emissario del colosso Winston, sta in questi giorni controllando i bilanci della società biancorossa per valutare una eventuale operazione d’acquisto.

Herman Cheng ha anche tenuto oggi una seguitissima conferenza stampa nella quale ha ribadito l’interesse del gruppo che rappresenta all’acquisto del Bari.

La conferenza stampa si è svolta all’Hotel dei Principi a Palese e Herman Cheng era accompagnato dal legale di fiducia della Winston, Leo Volpicella.

Lo stesso legale della società cinese ha aperto la conferenza stampa confermando l’interesse della sua assistita all’acquisto del Bari.

L’avvocato Volpicella ha riferito che è intenzione della Winston di cercare di concludere l’acquisizione della società entro e non oltre la fine di febbraio.

Domani Herman Cheng resterà ancora a Bari per incontrare i contabili della società barese poi nel tardo pomeriggio partirà per Shangai.

Herman Cheng ha detto che non si è visto personalmente con l’attuale presidente del Bari Paparesta ma un mese fa lo ha conosciuto in una videoconferenza.

L’emissario della Winston è stato chiaro: se non riuscirà a comprare il Bari cercherà l’acquisto di un altro club di calcio.

L’interesse al Bari è scaturito da alcuni amici italiani che hanno spiegato quanto sia allettante acquistare la società biancorossa.

Herman Cheng ha detto che: “Se riuscissi a prendere il Bari, solo quote di maggioranza (almeno il 60%). Non sono interessato ad essere socio di minoranza. Un discorso che vale sia per l’Fc Bari sia per tutte le altre operazioni a cui siamo interessati. 20 miliardi di dollari: sono le potenzialità economiche della Winston”.

L’uomo d’affari cinese ha anche dichiarato che è importantissimo che una società di calcio abbia uno stadio di sua proprietà.

Herman Cheng ha riferito che il calcio sta diventando molto popolare in Cina anche perché viene,  da qualche anno, insegnato ai bambini nelle scuole.