Franceschini, Reggia di Caserta farà conocorrenza a Versailles e sarà un albergo

Franceschini-la-Reggia-di-Caserta-potrebbe-diventare-un-albergoIl ministro Dario Franceschini è stato in Campania ed ha visitato le bellezze artistiche della regione.

Il titolare del dicastero dei Beni e delle Attività Culturali ha dichiarato che in un giorno ha ammirato bellezze artistiche uniche quali i Girolamini, Capodimonte e San Carlo.

Il ministro ha anche detto che, secondo gli ultimi dati del ministero, la Campania è al secondo posto in Italia come numeri di visitatori turistici e nell’anno scorso è riuscita anche a scavalcare la Toscana.

Si apprestano ad iniziare i lavori di ristrutturazione alla Reggia di Caserta che, secondo le ultime, stime si aggirerebbero intorno ai 60 milioni di euro.

Ma la notizia che sta facendo sempre più discutere è la possibilità che la Reggia di Caserta potrebbe diventare presto un albergo.

Secondo il ministro Franceschini una soluzione del genere potrebbe raddoppiare i turisti che ogni anno visitano la stupenda reggia.

Sembra sempre più probabile che uno dei monumenti più belli della Campania e del mondo possa essere oggetto di una maestosa ristrutturazione che potrebbe costare 60 milioni di euro.

Il monumento in questione è la splendida Reggia di Caserta che da anni ha bisogno di un restauro per ritornare uno dei monumenti più visitati del nostro paese.

Un restauro che potrebbe avvenire con il denaro pubblico e con il finanziamento anche di alcuni privati.

Un annuncio che la città di Caserta e tutta la regione Campania aspettava da tempo: potrebbero presto essere destinati dal governo per il recupero della Reggia di Caserta 60 milioni di euro. A rendere note le intenzioni del governo è stato il titolare del dicastero dei Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini in una lunga intervista a “Il Mattino”.

Il ministro ha detto che i 60 milioni serviranno per far ritornare all’antico splendore la bellissima Reggia di Caserta che potrebbe ritornare ad essere una delle più belle attrazioni turistiche del nostro paese.

Franceschini ha dichiarato che: “La cifra che verrà investita per la Reggia di Caserta non è ancora certa ma potrebbe essere molto più alta di 30 milioni di euro.  Dieci milioni sono stati destinati per il nuovo allestimento del piano nobile ma almeno altri 50 milioni potranno arrivare dal piano strategico degli attrattori culturali che sarà definito entro il 2016. Una parte andrà al recupero delle strutture, quindi il museo e il parco, una parte è invece destinata alle attrezzature, ai trasporti e parcheggi”.

Il ministro dei beni culturali ha chiarito che il finanziamento non può essere tutto a carico dello Stato che il governo è intenzionato a chiedere un sostanzioso contributo alle aziende private italiane.

Dario Franceschini ha parlato della Reggia di Caserta in toni entusiastici: “La Reggia ha un ottimo collegamento infrastrutturale ma non ha una buona ricettività. L’idea sarebbe quindi quella di utilizzare uno dei due edifici che si affacciano sulla piazza come albergo o ostello. L’obiettivo è portare alla Reggia un milione di visitatori che poi però dovranno anche trovare accoglienza nel territorio. Da qui quindi l’idea di destinare una parte di edificio pubblico ad attività privata”.

La Reggia di Caserta è uno dei pochi monumenti patrimonio dell’Unesco ed è la residenza reale più ampia e più maestosa che esista in tutta la Terra. La Reggia è un monumento visitatissimo, con quasi 500 mila turisti, che affollano ogni anno i bellissimi giardini della residenza estiva dei Borboni di Napoli.

Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ha anche reso noto che presto ci saranno nuove assunzioni. Saranno circa 500 le persone assunte dal ministero che dovranno essere archeologi o restauratori. Il ministro ha anche detto che presto ci saranno anche nuove assunzioni di personale che dovrà occuparsi di vigilare sull’immenso patrimonio d’arte italiano.

Il ministro ha anche detto che ha intenzione di valorizzare il patrimonio artistico del sud d’Italia perché attualmente il turismo culturale visita solo città come Firenze, Venezia e Roma e non conosce il grande patrimonio artistico culturale del meridione d’Italia.