Ricerca, il cancro ha la capacità di sabotare organi e ne modifica il metabolismo

Studio, il tumore influenza altri organi alterandone il metabolismo

Il cancro colpisce ancora tantissime persone e sono molti gli studi in questo ultimo periodo che si stanno concentrando su come combattere questa patologia che è la causa di tantissimi decessi in tutto il mondo.

Un’ultima ricerca che è stata svolta negli Stati Uniti d’America ha scoperto che le cellule tumorali riescono a manipolare anche alcuni organi sani per poter alimentarsi e per diventare sempre più resistenti ai farmaci ed alle cure.

Uno studio molto importante per la lotta contro i tumori è stato condotto negli Stati Uniti d’America. Lo studio si è svolto in uno dei centri di ricerca più importanti al mondo all’Epigenetics & Metabolism dell’Università della California.

Il direttore dell’importante centro di ricerca è un italiano il professor Paolo Sassone-Corsi. Paolo Sassone-Corsi ha dichiarato che l’importantissima ricerca condotta dal suo team di studiosi può modificare il modo di combattere i tumori e modificandone le terapie.

Uno studio condotto negli Stati Uniti d’America ma con un italiano a capo del team di ricercatori, è riuscito nella titanica impresa di scoprire una nuova insidia che provoca il cancro al corpo i un uomo.

Il ricercatore italiano, che è stato a capo del gruppo di ricercatori americani, si chiama Paolo Sassone-Corsi ed ha svolto la ricerca presso l’University of California.

Gli studiosi hanno scoperto come le cellule tumorali, insediate nel corpo umano, riescono ad influenzare non solo la parte del corpo che hanno colpito ma anche altri organi.

Secondo i ricercatori il tumore ha la capacità di influenzare anche organi distanti dalla zona colpita.

Il team di studiosi è riuscito a scoprire che il tumore riesce ad influenzare altri organi alterando le funzioni metaboliche. L’alterazione delle funzioni metaboliche consente al cancro di poter manipolare altri organi che forniscono il nutrimento necessario alle cellule tumorali per poter continuare a vivere e poter procrearsi.

Paolo Sassone-Corsi, il noto ricercatore italiano che è stato il capo del team che degli studiosi americani che ha condotto lo studio su come i tumori riescono ad influenzare anche altri organi, ha spiegato come avviene il controllo da parte delle cellule tumorali di altri organi sani: “Da un primo accurato riscontro, pare che il tumore presente nel polmone riesca a prendere il controllo e la gestione totale del ritmo circadiano della funzione metabolica nel fegato per soddisfare le accresciute richieste alimentari delle cellule tumorali. Crediamo che questo influenzamento a distanza del cancro sui tessuti metabolici non si verifichi solo nel fegato”.

Paolo Sassone-Corsi ha spiegato anche perché lo studio condotto nell’Università of California può cambiare il modo di combattere la malattia del secolo: “Un tumore, localizzato in un organo, è responsabile della riprogrammazione metabolica di altri organi, tra cui il fegato. E’ la prima volta che viene messo in rilievo questo effetto ‘a distanza’ di un tumore. Credo davvero che questo studio cambierà le strategie di lotta ai tumori perché fa capire come il cancro influenzi il metabolismo di tutto il corpo. La scoperta è di grande rilevanza per tutti”.

Il ricercatore italiano ha precisato che molti sono i pazienti, che anche se colpiti da tempo da una neoplasia, non muoiono di cancro ma dalle complicazioni che il tumore può determinare nell’organismo dell’uomo: “Il nostro studio individua come il tumore ai polmoni alteri a distanza il metabolismo del fegato attraverso i ritmi circadiani, riprogrammandone il metabolismo. Conoscendo questi meccanismi molecolari accumuleremo informazioni essenziali per i medici quando devono pianificare la chemioterapia e altri tipi di trattamenti farmacologici“.

In Italia sono tantissime le persone colpite da vari tipi di cancro. Nell’ultimo anno, secondo i dati resi noti dall’importante Associazione italiana di oncologia medica, sono stati più di 190 mila gli uomini colpiti, mentre le donne a cui è stata diagnosticata una neoplasia sono stati 169 mila.

Aiom ha reso noto che nel 2015 è diminuito statisticamente il numero degli uomini colpita da una neoplasia mentre è aumentato quello delle donne.

L’importante associazione ha anche reso pubblico che il tumore più diffuso in Italia è stato quello al colon-retto co 52 mila casi.