Sanità, addio alla guardia medica di notte resterà solo il 118, sciopero dei medici

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Pian pIano i tanti studi medici presenti nel territorio nazionale si stanno adeguando alla nuova riforma dell’assistenza medica generale. La riforma prevede che gli studi medici restino aperti per 16 ore dalle ore 8,00 alle ore 24,00 ininterrottamente.

La riforma ha come obbiettivo decongestionare i pronto soccorso dei plessi ospedalieri oberati per tutto il giorno da tantissime richieste di intervento.

A sostituire i pronto soccorso nella maggior parte delle richieste di aiuto da parte dei pazienti sarà il medico di famiglia che avrà lo studio aperto 16 ore al giorno, 7 giorni su 7.

La riforma, che era tanto attesa dai medici di base, di fatto ha cancellato la figura della guardia medica. La decisione di sopprimere gli ambulatori delle guardie mediche ha provocato non poche polemiche.

Secondo anche i sindacati di categoria la cancellazione della guardia medica la sera provocherà una serie di disservizi per i cittadini. In particolare i sindacati ritengono che non sia possibile che, soprattutto  nei piccoli comuni dove non vi è un plesso ospedaliero, i cittadini debbano percorrere parecchi chilometri per trovare un pronto soccorso.

I sindacati dei medici hanno deciso di protestare contro la cancellazione dei medici di famiglia e scenderanno in piazza il prossimo 11 maggio a Roma, a Montecitorio sede della Camera dei Deputati. Allo sciopero dell’11 maggio hanno aderito tutte le maggiori sigle sindacali.

Il sindaco dei medici italiani, lo Smi ha rilasciato il seguente comunicato stampa sullo sciopero del prossimo 11 maggio: “Il nuovo atto riduce di fatto l’assistenza della medicina generale da 24 ore su 24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e i festivi, delegando tutti gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, al sistema di emergenza urgenza 118, dalla mezzanotte alle 8 nei giorni feriali e dalle 20 alle 8 nei giorni di sabato e festivi. Se tale progetto dovesse essere attuato, i medici del 118 dovrebbero occuparsi anche di febbre, mal di pancia, mal di schiena, con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno il cittadino rischia di andare al pronto soccorso”.