Bari calcio, Noordin ultima chiamata

Bari calcio, Noordin ultima chiamata

Futuro incerto per il Bari.  Manca poco meno una settimana all’assemblea straordinaria  dei soci  prevista per martedì 3 giugno ed è ancora impossibile delineare  quelle che saranno le sorti della società sportiva.

Fino ad oggi del malese Noordin nessuna traccia. Si rincorrono ancora le voci sul ritorno del magnate in terra di Bari previsto per fine maggio per suggellare definitivamente davanti al notaio l’ingresso in società  e l’agognato aumento di capitale, che dovrebbe ammontare a circa 10 milioni. Una cifra che supera di gran lunga le stime necessarie per la ricapitalizzazione.

Ma se le rosee condizioni non si dovessero avverare, ovvero se entro una settimana non giungerà il capitale promesso  dal magnate potrebbe paventarsi la possibilità che sia Giancaspro a dare una svolta al nuovo assetto societario del Bari rilevando la maggioranza. Toccherebbe dunque a quest’ultimo provvedere  a rimpinguare le casse della società sportiva con almeno  i 2,7 milioni di euro indispensabili per la ricapitalizzazione e per sanare i debiti in bilancio.

Intanto tra il presidente della squadra bianco rossa Gianluca Paparesta ed il socio minoritario Cosmo Giancaspro è sempre più alta tensione.

« C’è chi vuole affossare questa società ed orchestra tutto dietro le quinte” afferma con amarezza Paparesta che puntualizza tra l’altro“ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica per capire chi c’è dietro questi giochetti, anche se ho già un’idea di chi possa essere”.

Non vacilla per il momento la sua fiducia  nei riguardi di Noordin  che aspetta a Bari per portare avanti il progetto della squadra e per il quale conferma la sua gratitudine “vuole realizzarlo con me e questo mi rende felice, ma non avrei problemi a farmi da parte. Se poi c’è qualcuno che vorrebbe far saltare tutto, che lo dica chiaramente. E che soprattutto poi metta anche i soldi per andare avanti. Troppo comodo – conclude duramente il presidente del Bari – cercare di affossare solo per il gusto di farlo e solo perché si sta fuori».