Bitonto, corteo storico usati profughi per pulire lo sterco cavalli, spiegazione non avevamo soldi per pagare impresa di pulizia

Bitonto, corteo storico usati profughi per pulire lo sterco cavalli, spiegazione non avevamo soldi per pagare impresa di pulizia

Non poche polemiche stanno provocando le foto del corteo storico che ricorda la Battaglia di Bitonto del 1734.

Le foto che sono state subito postate su Facebook mostrano i bellissimi cavalli del corteo che in tutto sono 12.

Dietro tutti i cavalli vi è la presenza di un ragazzo di colore che, con scopa e paletta, ha il compito di pulire la strada dagli escrementi degli animali.

Le foto hanno provocato una marea di commenti contro gli organizzatori del corteo e contro l’amministrazione pubblica di Bitonto.

La difficile spiegazione dell’accaduto è toccata a Emanuele Dimundo, vicepresidente dell’accademia che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Eravamo in una situazione difficile. Non avevamo soldi per pagare l’impresa di pulizia e nessun bitontino voleva accettare questa mansione, dopo averlo fatto negli scorsi anni. E’ stato così che siamo entrati in contatto con l’istituto Maria Cristina di Savoia, che ospita i ragazzi: è accaduto per caso. Vedendoci in difficoltà, sono stati loro a offrirsi e sono stati felici di partecipare a un’iniziativa cittadina, peraltro a titolo gratuito come accade per tutti i figuranti. Ma volevano gli abiti d’epoca, è stata una loro precisa richiesta. Posso capire che l’immagine abbia lasciato interdetti perché evoca immagini negative che, tuttavia, albergano piuttosto nella nostra mente”.

Il primo cittadino di Bitonto, Michele Abbaticchio, si è mostrato molto rammaricato per l’accaduto che ha così commentato: “Noi come Comune abbiamo avuto i complimenti dalla prefettura per l’accoglienza agli immigrati e siamo gli unici ad avere uno sportello Sprar per i richiedenti asilo. Forse l’errore dei responsabili del corteo è stato di non offrire ai ragazzi altri ruoli oltre questo. Bitonto è famosa per l’integrazione e l’immediata reazione dei cittadini dimostra il grado di sensibilità di tutti”.