Bruno Vespa choc avvertimento di stampo mafioso ad una sua vigna nel tarantino

Bruno Vespa choc avvertimento di stampo mafioso ad una sua vigna nel tarantino

Il giornalista Bruno Vespa ama il vino e la Puglia e da un anno è proprietario di una vigna a Lizzano in provincia di Taranto.

Nella scorsa notte, il vigneto del famoso giornalista, è stato oggetto di un avvertimento di stampo mafioso: sono stati tagliati settanta ceppi.

Bruno Vespa ha immediatamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.

Il famoso giornalista ha così commentato l’accaduto:  “La Puglia  ha dato il benvenuto alla mia prima vendemmia nella vigna di Lizzano, acquistata lo scorso anno. Abbiamo tranquillamente vendemmiato il Fiano – continua – e poi sono stati tagliati 70 ceppi delle vigne di Primitivo. Si tratta evidentemente di opera di piccoli mafiosi locali. Ma stiano pur sicuri che non mi lascio intimidire”.

Luca Lazzaro, presidente della Confagricoltura di Taranto ha diffuso il seguente comunicato stampa: “Solidarietà a Bruno Vespa e un ‘no’ fermo a chi vuol taglieggiare un intero settore. Per Lazzaro, il gesto desta rammarico e preoccupazione perché colpire lui significa voler mandare un sinistro messaggio a un settore produttivo importante, vera punta di diamante dell’economia agricola tarantina”.

“Per questo siamo al fianco di Vespa, al quale chiediamo di non mollare e di continuare a restare attaccato alle sue terre a produrre vino, come uno di noi. E chiediamo, a maggior ragione, che le forze dell’ordine e la magistratura accendano una luce su quel territorio e sui produttori che in questi giorni hanno appena cominciato una vendemmia che si preannuncia di grande qualità. Se si sia trattato di un avvertimento o di chissà cosa sta agli inquirenti accertarlo. So per certo, però, che a chi vuol sconvolgere  il settore del vino, fatto di protagonisti visibili e meno visibili, noi opporremo la fermezza e la determinazione che abbiamo già dimostrato nei mesi scorsi a Grottaglie, quando una simile modalità criminale ha colpito diversi tendoni di uva da tavola”.

“Abbiamo detto ‘no’ allora e con voce ancora più alta, senza farci intimorire, lo ripetiamo adesso che qualcuno vuol mettere le sue sporche mani sui vigneti di Bruno Vespa”.