Lugi Pelazza inviato de Le Iene come Mingo di Strisca, accusato di aver pagato alcuni attori per un falso servizio

Secondo quanto riferito da un servizio  curato dall’inviato de Le Iene Luigi Pelazza acquistare armi dalla vicina Bosnia è semplicissimo.

Luigi Pelazza ha finto di essere interessato all’acquisto di armi da guerra ed è entrato in contatto con alcuni grossi trafficanti di Sarajevo.

L’inviato de Le Iene in pochissime ore ha potuto toccare armi pericolosissime e molto sofisticate come Kalashnikov e particolari fucili utilizzati dai cecchini durante la sanguinosissima guerra in Bosnia.

I trafficanti di armi hanno confessato di essere stati rinchiusi per dieci anni nel carcere di Rebibbia per poi tornare in Bosnia a trafficare armi da guerra  vendute a turchi, arabi e africani.

I trafficanti hanno mostrato come le armi arrivano senza alcun controllo in Italia superando i valichi di Slavonski Brod, per poi entrare in Croazia , superare il confine della Slovenia ed arrivare a Trieste.

Le armi, secondo i trafficanti arrivano anche nelle mani dell’Isis che paga con la cocaina:  “non so cosa fanno con tutte quelle armi, si preparano alla guerra?”.

La State Investigation and Protection Agency bosniaca, subito dopo il servizio di Pelazza, ha proceduto ad una serie di arresti.

La procura di Sarajevo però ritiene che i due personaggi che sono stati avvicinati da Pelazza non sarebbero dei veri trafficanti di armi ed avrebbero recitato in cambio di un lauto compenso.

I due sarebbero stati arrestati ed avrebbero confessato dopo un lungo interrogatorio.