Sgarbi contro il nuovo logo di Bari: “Soldi spesi a vuoto, non c’è mai limite al peggio sembra il logo di un museo dell’orrore!”

 

Dopo la cretinata del restyling di via Sparano, ci mancava solo questa”. È – al solito – polemico e arrabbiato, Vittorio Sgarbi. Si riferisce al logo che dovrà raccontare storia e identità di Bari: è stato presentato dal sindaco Antonio Decaro e sta già suscitando polemiche anche sui social. Il riferimento agli elementi architettonici della basilica di San Nicola, nella B; la forma del lungomare nella A e quella del panzerotto nella R, e la I finale, in omaggio al maxi pilone del nuovo ponte Adriatico – con il sottotitolo Never ends, ovvero ‘non finisce mai’ – non soddisfano Sgarbi.

Professore, il Comune di Bari aveva destinato 57mila euro per questo logo. Cosa ne pensa?

“E’ possibile che a Bari non c’è mai limite al peggio? Conosco il progetto di restyling di via Sparano e anche quello mi è parso abbastanza assurdo. Se avessero chiesto a me di progettarlo, l’avrei fatto meglio della società che l’ha realizzato. Non c’è dubbio, è qualcosa di abominevole. Questo logo è ripugnante e mostruoso”.

Il logo precisa in particolare quattro specifiche identità di Bari: architettura, cibo tradizionale, mare e storia.

“Quando Pistoia ha sfornato il logo della Capitale italiana della cultura, sembrava che volessero comunicare l’identità visiva di un ristorante cinese. Quello di Bari mi pare ancor più brutto. È giusto comunicare l’identità di una città, ma non in questa maniera. Non servirà a nulla, è una forma di aberrazione. Sembra il  logo di un museo dell’orrore. Quei soldi sono stati spesi a vuoto”.