G7 a Bari, in moto la macchina della sicurezza, massiccio schieramento di agenti, sopralluoghi degli 007 americani

 

I sopralluoghi sono già cominciati. E in prima fila ci sono rappresentanti dell’intelligence e delle forze speciali americane. Che sono già stati a Bari nel massimo riserbo e stanno controllando nei minimi dettagli non soltanto il perimetro delle location scelte per il vertice, ma anche l’area degli spostamenti. Non viene tralasciato alcun particolare: orari, percorsi, personale che in qualche modo avrà a che fare con le delegazioni.

La macchina della sicurezza per il G7 delle Finanze in programma a Bari dall’11 al 13 maggio ormai viaggia a pieno regime. Al piano partecipano le task force dei singoli Paesi che saranno rappresentati in Puglia, sotto il coordinamento della Digos. Secondo quanto trapelato da indiscrezioni, i primi riscontri sono ampiamente positivi. Nel senso che la scelta di Bari viene giudicata appropriata in quanto – ritengono gli esperti – non presenta particolare difficoltà nel controllo del territorio rispetto ad altre città che in passato hanno ospitati vertici di questo tipo: l’area del centro è squadrata, caratterizzata da strade larghe e incroci ben visibili, e quindi tutto sommato viene considerata una zona facilmente controllabile; stesso discorso per le vie di accesso, con un’arteria come il lungomare che di fatto costituisce una tangenziale cittadina. Tuttavia, il lavoro dell’intelligence dei vari Paesi prosegue.

Le preoccupazioni maggiori sono legate al rischio infiltrazioni dalla Grecia. Un’eventualità considerata concreta, vista la presenza in quell’area di diverse frange estremiste legate alla galassia internazionale dell’antagonismo. Per questa ragione saranno ulteriormente rafforzati i controlli alle frontiere, e in particolare al porto. Per il momento i numeri precisi relativi allo spiegamento di forze a protezione del vertice non sono noti. Ma sempre secondo indiscrezioni a livello investigativo, alla fine per Bari dovrebbe esserci un incremento pari a circa 300 agenti, che saranno aggregati in Puglia da varie città italiane: una trentina saranno dislocati al porto, dove dal 10 al 30 maggio – così come all’aeroporto – è abolita la libera circolazione prevista da trattato di Schengen e saranno quindi eseguiti controlli accurati su tutti i passeggeri; gli altri saranno impegnati nei controlli in città. Dove confluiranno anche pattuglie di tiratori scelti e agenti dei reparti speciali (Nocs e Gis).

Lo scenario internazionale è cambiato, la macchina della sicurezza si adegua. E non tralascia gli scenari più gravi, quelli di un attacco terroristico con esplosivo. Per neutralizzare eventuali dispositivi azionabili con telecomandi, in occasione del vertice del G7 delle Finanze – in determinate fasi – potrebbe essere provocato un abbassamento delle onde elettromagnetiche: si tratta di una misura che viene utilizzata per evitare che possano essere azionati ordigni a distanza. Per questa ragione, nelle zone blindate per il vertice, potrebbero esserci problemi anche nel funzionamento dei telefoni cellulari. In ogni caso, si tratterà di disagi temporanei, considerato che queste misure di sicurezza vengono messe in atto soltanto in determinati momenti, come ad esempio gli spostamenti delle delegazioni.