Bari, dimesso per due volte per “affanno,” per crisi respiratoria muore dopo alcune ore

 

La Procura di Bari ha aperto un’indagine sulla morte del 68enne di Mola di Bari Francesco Palazzo, deceduto il 2 gennaio scorso dopo essere stato portato tre volte al pronto soccorso e subito dimesso.

 

Stando alla denuncia della famiglia, assistita dall’avvocato Cosimo Covito, l’uomo il primo gennaio sarebbe stato portato a distanza di poche ore per ben due volte al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Bari in entrambi in casi a causa di crisi respiratorie. Dopo gli accertamenti clinici e la somministrazione di alcuni farmaci, in particolare una terapia di ossigeno a domicilio, sarebbe stato rimandato a casa con diagnosi di dimissione di «affanno».

 

Il giorno dopo, per gli stessi sintomi, il 68enne è stato soccorso da una ambulanza del 118 e portato, questa volta, all’ospedale della clinica barese Mater Dei dove è stato intubato, già in gravi condizioni, e disposto il ricovero ma è morto in meno di un’ora.

 

I familiari hanno deciso di sporgere denuncia per una presunta diagnosi tardiva soltanto dopo tre mesi. Il pm Manfredi Dini Ciacci ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di due medici del pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, ha disposto l’esumazione del corpo e l’autopsia, eseguita questa mattina nel cimitero di Mola dal medico legale del Policlinico di Bari Liliana Innamorato. La famiglia ha nominato come consulente di parte il professor Francesco Introna. L’autopsia non ha fornito risposte immediate e si dovrà attendere l’esito degli esami istologici per stabilire la causa del decesso e se questo si sarebbe potuto evitare con una diagnosi tempestiva.