Alzheimer un team italiano ha scoperto come e dove sorge la malattia

 

Alzheimer un team italiano ha scoperto come e dove sorge la malattiaAlzheimer-un-team-italiano-ha-scoperto-come-e-dove-sorge-la-malattia

Al giorno d’oggi tante sono le malattie che fanno davvero paura ma forse quella che più spaventa perché chi ne viene colpito non ha più alcuna capacità di memoria è l’Alzheimer .

L’Alzheimer è un colpo di spugna sui ricordi, sulla memoria e su quello che è stato del nostro passato, i nostri cari, gli episodi belli e brutti della nostra vita.

Chi di noi non vorrebbe almeno una volta nella vita cancellare un episodio brutto ma se lo scotto è dimenticare tutto, non ricordare i visi, le giornate passate allora è da scommetterci che proprio nessuno di noi, se potesse scegliere, accetterebbe.

L’Alzheimer oltre a distruggere la memoria del malato distrugge anche la vita di chi circonda i malati, di chi si prende cura di loro.

E’ una malattia che ha un decorso normalmente molto lento anche se progressivo nella sua violenza patologica.

Tanto tempo e soldi vengono destinati alla ricerca sulle cause e sulle cure di questa terribile malattia ma , purtroppo, ad oggi, ancora non è stato scoperto un farmaco ma solo delle cure palliative.

Nella grande maggioranza dei casi di  Alzheimer ci si ammala verso i 65 anni, indifferentemente maschi o femmine, in alcuni casi, per fortuna rari la malattia può dare i primi segnali che si manifestano con la difficoltà di ricordare anche molto prima dei 60 anni.

Questi i primi sintomi  poi con l’avanzare della malattia il soggetto che ne è vittima soffre di sbalzi di umore repentini, vuoti di memoria fino a non riconoscere più parenti e amici.

Purtroppo è una malattia frequentissima addirittura si registrano 444 milioni di casi, un numero elevatissimo se si pensa soprattutto alla mancanza di cure.

E sono questi  numeri che tenderanno ad aumentare fino a che non si troveranno le cause che la fanno scaturire.

Anche se si è molto lontani dal conoscere a fondo questa patologia, un dato lo possiamo fornire quasi con certezza, pare si tratti di una malattia ereditaria.

La ricerca è molto attiva in questo campo e non si può certo dimenticare il lavoro svolto dai dottori-ricercatori dell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello fondato dal premio nobel Rita Levi Montalcini .

E se il team sopra nominato ha il merito di aver scoperto la fase dello sviluppo della malattia, i ricercatori di Pisa hanno scoperto dove nasce e si sviluppa esattamente