Dichiarazioni choc assessore Varese su Greta e Vanessa italiane rapite in Siria

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Non c’è più pace in questo paese se si attacca anche chi è partito dall’Italia per scopi benefici per aiutare i cittadini di un paese in guerra civile da anni come la Siria.

Stiamo parlando delle due ragazze Greta e Vanessa rapite da qualche giorno da gruppi estremisti siriani.

Oggi è stato l’assessore di Varese  con delega alla tutela ambientale, Stefano Clerici, che ritiene in caso di richiesta di riscatto che lo stato italiano non deve cedere per pagare delle ingenti somme solo per due “bambine sprovvedute”.

Il pagamento del riscatto secondo l’assessore del comune di Varese in questo caso sarebbe un enorme danni per i cittadini italiani che pagano regolarmente le tasse.

Stefano Clerici ha solo trentadue anni e da sempre impegnato politicamente prima con Alleanza Nazionale e poi ha aderito al Partito delle Libertà e di in seguito a Forza Italia.

Il giovane assessore di Varese che qualche mese era stato sfiduciato dall’incarico dl suo stesso partito ha postato le seguenti dichiarazioni choc su Facebook: “Ora mi chiedo, per le due sprovvedute (sarò diplomatico) partite per farsi i selfie tra i ribelli siriani è giusto che si mobiliti la diplomazia internazionale. Si, per carità. Ma che addirittura si ipotizzi il pagamento di un riscatto a spese nostre? Io lo farei eventualmente pagare ai loro ancor più sprovveduti genitori”.

L’assessore di Varese rincara la dose continuando a postare il seguente commento: “Umanamente mi dispiace, per carità, ma con la guerra non si scherza e da bambine è bene che non si giochi alle ‘piccole umanitarie’, ma con le barbie. Perché se parti con l’incosciente presunzione di risolvere un problema e poi, paradossalmente, il problema diventi tu, non può essere la collettività a pagarne il prezzo. Ora speriamo solo che tornino sane e salve a casa, che imparino la lezione e che tacciano, perché l’idea che due ragazzine siano in mano a dei terroristi islamici senza alcuno scrupolo mi fa gelare il sangue nelle vene”.

L’assessore al post ha allegato un articolo scritto da Maurizio Blondet sul giornale Effedieffe,  che parla in questi termini delle due italiane rapite da terroristi islamici in Siria: “sempre teneramente abbracciate.Nella loro ultima telefonata chiedevano altri fondi. Pericolo per le loro faccine angeliche?  No, erano sicure: avevano capito una volta per tutte che i cattivi erano quelli di Assad, e loro stavano coi buoni, i ribelli. E i buoni garantivano per loro. Si sentivano protette. Nell’ultima telefonata hanno detto che avevano l’intenzione di restare lì. Un Paese serio le abbandonerebbe ai buoni, visto che l’hanno voluto impicciandosi di una guerra non loro di cui non capiscono niente”.

Cero ognuno è libero di esprimere la propria opinione ma subito dopo che le due vite in pericolo siano state messa in salvo con qualsiasi metodo dal governo italiano anche pagando un riscatto perché assessore di Varese e giornalista Maurizio Blondet la vita non ha prezzo ed ad aspettare a casa le due ragazze ci sono due famiglie che in queste ore stanno vivendo un gigantesco dramma con la paura di perdere la cosa più cara che esiste al mondo le proprie figlie!!!