Le stelle cadenti oggi nella notte di San Lorenzo: consigli su come osservare il fenomeno

stella cadente

La famosa notte di San Lorenzo quest’anno promette veramente scintille: lo sciame di meteore chiamato “lacrime di San Lorenzo” sarà particolarmente spettacolare in base ad uno studio eseguito da Bill Cooke del Meteroid Environment Office della Nasa che studia in particolar modo il fenomeno delle cosiddette stelle cadenti.

Lo studio della Nasa condotto da Cooke e colleghi ha seguito per cinque anni i movimenti degli sciami di meteoriti che attraversano i nostri cieli in questo periodo dell’anno , grazie ad un sistema di telecamere disseminate nel sud degli Stati Uniti.

Il risultato di questo accurato monitoraggio è che le Perseidi sono le meteore più luminose e brillanti e la loro visibilità nel corso di questo agosto 2013, sarà particolarmente alta.

In base alle previsioni degli astronomi, si potranno notare da un minimo di 50 meteore all’ ora, quindi quasi una al minuto, ad un massimo di 100.

E questo costituirà sicuramente un primato rispetto agli anni precedenti, oltre ad uno spettacolo assolutamente da non perdere a cui occorre prepararsi con alcune cose importanti da sapere:

Il fenomeno raggiungerà il picco di visibilità nelle notti fra l’ 11 e il 12 agosto e fra il 12 e il 13 agosto nel tempo che va dalla mezzanotte sino alle prime luci dell’alba; giocherà un ruolo importante, anche l’assenza della Luna, che tramontando alle 22.40 non creerà alcun intralcio per l’osservazione dello sciame di meteore.

Nelle sere precedenti, in particolare nella notte di sabato, si potrà assistere ad un fenomeno minore, ma di grande fascino, generato dai detriti prodotti dalle Perseidi; questi sono frammenti di polvere dispersa nello spazio dalla cometa 109P/Swift-Tuttle ed ogni anno la Terra incrociando la sua traiettoria, si scontra con questi piccoli granelli che si incendiano nello scontro con l’atmosfera terrestre alla velocità di 60 km al secondo, provocando scie luminose dal nome evocativo di stelle cadenti.

La vera e propria pioggia di meteoriti è invece costituita dalle Perseidi, che provengono dalla costellazione di Perseo, osservabile ad occhio nudo quando si guarda verso nord-est.; ma è possibile in queste notti osservare il fenomeno da qualunque parte del cielo si guardi, poiché si sovrappongono altri sciami meno luminosi provenienti dalla costellazione del Cigno e dell’Acquario.

Per godere di  questa meraviglia non c’è bisogno di sofisticate strumentazioni che tra l’altro andrebbero a fissare una piccolissima  porzione di cielo; basta scegliere come luogo di osservazione una zona lontana più possibile da fonti luminose ed osservare il fenomeno ad occhio nudo, confidando nelle stime degli astronomi che indicano quest’anno meteore particolarmente luminose con code visibili per parecchi secondi.

Qualora poi si volesse fissare per sempre questo ricordo, il modo migliore è usare una macchina fotografica reflex sistemata su di un cavalletto; le pose dovranno essere di 15 minuti con sensibilità Iso 100-200 e l’obiettivo aperto a grandangolo cioè con modalità panoramica.

A questo punto non resta che attendere il passaggio di una meteora che con un pizzico di fortuna potremo immortalare .