Fumata nera Catricalà ritira la candidatura, non voglio mettere a rischio la mia immagine professionale

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Ancora fumata nera per l’elezione dei due giudici costituzionali ma a questo punto Antonio Catricalà non ci sta più e, inaspettatamente ritira la sua candidatura motivando nel seguente modo questa decisione che sicuramente è stata pensata e non è stato frutto di impulsività: “Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale e spero che il parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l’elezione dei due giudici costituzionali.Non provo nessuna amarezza, sono un uomo delle istituzioni. C’è un problema, ho voluto risolverlo cosi”.

A questo punto rimasti, orfani di Antonio Catricalà chissà cosa succederà durante la prossima elezione che avverrà lunedì, si teme, infatti, che ancora una volta l’elezione dei due giudici costituzionali non sarà possibile.

A bocce ferme quello che si percepisce è molta amarezza ma anche un’altrettanta discrepanza di intenti anche all’interno dello stesso partito di Forza Italia e, se sia il presidente della Camera e Senato, Laura Boldrini, che il presidente del Senato, Pietro Grasso, hanno già fissato a lunedì, ore 15, la nuova elezione da più parti si teme che ancora una volta la stessa elezione andrà incontro a grosse difficoltà per eleggere i due giudici costituzionali anche se sia le forze di maggioranza che Forza Italia sono già al lavoro per poter presentare lunedì i nuovi candidati.

Dal canto suo anche Berlusconi, non ha preso bene tutte queste difficoltà che si stanno incontrando per eleggere i due giudici costituzionali e nonostante in questo periodo non sia al top della forma fisica infatti si trova ad Arcore e da li non si muove finchè non starà meglio, ha fatto sapere che questa situazione non gli va giù perché ciò che traspare all’esterno è solo che il partito non se la sta passando bene, non è compatto e un altro nome di candidato viene fuori con difficoltà anche perché diversi senatori non vogliono dare il loro voto a un uomo che non sia del partito.

Per il momento il nome che va per la maggiore è Donato Bruno, da sempre associato a Marcello Previti.

Berlusconi non nasconde di essere preoccupato e soprattutto perché ha poca libertà di azione in questi giorni non stando molto bene, ha preso accordi con Denis Verdini al quale si è raccomandato di trovare una soluzione l’importante, per Berlusconi stesso, è che l’accordo con Matteo Renzi resti in piedi.

A questo punto tutto potrebbe accadere anche che vengano fuori all’ultimo altre candidature anche perché per il nome di Luciano Violante non c’è grande entusiasmo, dimostrato dalla circostanza che di voti ne ha presi solo 468 a fronte dei 570 che servono.

Anche Brunetta, fiducioso, è voluto intervenire sulla questione è ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Forza Italia, ne sono certo, riuscirà ad individuare una nuova e adeguata personalità da proporre al parlamento. Il tutto senza strappi o divisioni, con la guida saggia e decisiva del nostro presidente Berlusconi”