Filippo Turetta incontrerà i suoi genitori, il suo avvocato “Ho incontrato un ragazzo molto provato”

In carcere a Verona, Filippo Turetta si prepara all’interrogatorio mentre emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Giulia Cecchettin. L’autopsia è prevista per l’1 dicembre.

L’arrivo a Verona e le sue condizioni

Filippo Turetta è stato trasferito in Italia il 25 novembre, diretto subito alla prigione di Verona. Il suo stato di salute è sotto osservazione: il suo difensore, Giovanni Caruso, ha confermato che Turetta ha ricevuto una valutazione psichiatrica.

La situazione diventa più tesa poiché Turetta, precedentemente legato a Giulia Cecchettin, si prepara per l’interrogatorio del 28 novembre. In isolamento in prigione, il suo avvocato lo descrive come “profondamente turbato”. La data per l’esame autoptico di Cecchettin è stata fissata.

La routine carceraria di Turetta

La routine carceraria di Turetta attira attenzione. Sebbene sia in isolamento, non è completamente solo. Francesca Gioieni, la direttrice del carcere, lo classifica come un prigioniero “ordinario, sereno”. Soggetto alle stesse procedure di tutti i nuovi detenuti, Turetta riceve attenzioni speciali, incluse misure di prevenzione del suicidio. La direttrice enfatizza su un approccio di trattamento personalizzato, mantenendo Turetta in isolamento con un altro detenuto fino all’interrogatorio. Successivamente, potrà vedere i suoi familiari.

Progressi nelle indagini e possibilità di premeditazione

Il caso prende una svolta con il trasferimento di Turetta in un’area “protetta” del carcere. Questa sezione è riservata a detenuti con specifiche esigenze. Contemporaneamente, si sviluppano le indagini sull’assassinio di Cecchettin.

Si scoprono elementi allarmanti: l’acquisto online di un nastro adesivo argentato, potenzialmente legato all’assassinio. Le forze dell’ordine indagano sul luogo dell’attacco e esaminano reperti trovati vicino al corpo di Cecchettin, inclusi sacchi neri, guanti e coltelli.

Le accuse contro Turetta si intensificano, con la possibilità che includano premeditazione, aggravando notevolmente la sua posizione legale. L’autopsia, programmata per l’1 dicembre, dovrebbe rivelare maggiori dettagli sull’aggressione brutale.