Nel caso dell'assassinio di Giulia Cecchettin, emergono dettagli inquietanti di stalking e coercizione emotiva da parte di Filippo Turetta.
L’autopsia conferma che Giulia Cecchettin, 22 anni, è morta dissanguata a causa di numerose coltellate, con un colpo fatale all’aorta.
Gli esami effettuati all’Uoc di Anatomia Patologica dell’Università di Padova hanno chiarito le circostanze tragiche della morte di Giulia Cecchettin. La ragazza, di soli 22 anni, ha perso la vita a seguito di un dissanguamento acuto. Il suo corpo presentava oltre 20 coltellate e molteplici ferite profonde. Questi dettagli macabri lasciano poco spazio a dubbi sulla brutalità dell’attacco subito.
L’indagine sull’autopsia rivela che Giulia ha ricevuto il colpo fatale all’aorta. È deceduta per dissanguamento immediatamente dopo una lite con il fidanzato, Filippo Turetta. Questo significa che Giulia era già senza vita quando Turetta l’ha trascinata fino al canale del lago di Barcis.
Intanto, i consulenti della procura e della famiglia della vittima continuano le indagini. Stanno cercando di determinare l’ora esatta della morte, con ulteriori esami previsti tra oggi e domani.
Parallelamente all’autopsia, prosegue l’interrogatorio di Filippo Turetta. Dopo un primo confronto breve in cui ha rilasciato solo dichiarazioni spontanee, Turetta affronta ora un interrogatorio più lungo, durato almeno 5 ore. In questa occasione, l’accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin ha deciso di rispondere alle domande. Questo sviluppo potrebbe fornire nuovi dettagli significativi sul caso.