Papa Francesco svela: “La mia tomba è pronta, i miei funerali saranno modesti”

Papa Francesco, in un’intervista esclusiva, rivela di aver già preparato la sua tomba e pianificato funerali semplici, mentre esclude l’idea di dimissioni, ispirandosi al coraggio di Benedetto XVI.

Nella sua recente intervista con l’emittente messicana N+, Papa Francesco ha condiviso dettagli intimi riguardo alla sua tomba, già preparata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Il Papa, che esprime una profonda devozione per la Vergine Salus Populi Romani, ha scelto questo luogo sacro per il suo ultimo riposo. In un gesto di umiltà, il Pontefice ha anche indicato di aver semplificato il rito dei funerali papali, una scelta in linea con la sua visione di una Chiesa più accessibile e meno legata a formalità eccessive. Papa Francesco, con la sua solita dose di umorismo, ha descritto questa decisione come parte di un “nuovo rituale”, dimostrando la sua costante ricerca di equilibrio tra tradizione e rinnovamento.

Il rapporto con Benedetto XVI e la riflessione sulla dimissione

Riflettendo sulla sua età e sui limiti fisici, Papa Francesco ha espresso ammirazione per il suo predecessore, Benedetto XVI, lodandone l’umiltà e il coraggio di “dire basta” quando ha riconosciuto i suoi limiti. Questa riflessione porta inevitabilmente al tema delle dimissioni papali, un argomento delicato e di grande rilevanza nella Chiesa moderna. Il Papa ha chiarito di non avere in mente l’idea di dimettersi, pur rimanendo aperto alla volontà divina in ogni momento della sua vita. Questa posizione riafferma la sua dedizione al ruolo di Pontefice e la sua volontà di servire la Chiesa fino a quando Dio lo riterrà opportuno.

Il Papa e l’attualità: l’invito dall’argentina e le critiche di Milei

Papa Francesco ha anche affrontato questioni di attualità, confermando di aver ricevuto un invito a visitare l’Argentina dal neo presidente Javier Milei. Il Papa ha commentato con saggezza le recenti offese ricevute da Milei, che durante la sua campagna elettorale lo aveva definito il “rappresentante del Maligno sulla Terra”. Nonostante queste aspre critiche, il Pontefice e la Santa Sede hanno scelto di non replicare, dimostrando ancora una volta la loro capacità di mantenere un approccio misurato e riflessivo anche di fronte a sfide e controversie.