Paolo e Valeria, la loro prima notte di nozze trascorsa in ospedale, dopo il crollo durante il ricevimento del loro matrimonio

Paolo Mugnaini e Valeria Ybarra, neo-sposi di 26 anni, hanno trascorso la loro prima notte di nozze in ospedale a seguito del crollo del pavimento durante il ricevimento di matrimonio all’ex Convento di Giaccherino a Pistoia, risultando entrambi feriti lievemente.

Tragedia sfiorata al matrimonio di Paolo e Valeria

La gioia del matrimonio di Paolo Mugnaini e Valeria Ybarra, entrambi 26enni, è stata bruscamente interrotta da un evento inaspettato e scioccante.

Durante il ricevimento di nozze, tenutosi nell’ex Convento di Giaccherino a Pistoia, si è verificato un crollo del pavimento, causando il precipitare degli ospiti al piano inferiore.

Questo incidente ha trasformato quello che doveva essere un giorno di festa in una situazione di emergenza, con gli sposi che hanno trascorso la loro prima notte di nozze in ospedale anziché in una suite nuziale.

Il crollo al ricevimento: Paolo e Valeria tra i feriti

Paolo e Valeria, residenti rispettivamente a Lastra a Signa e Roma, si trovavano in mezzo ai festeggiamenti quando il pavimento ha ceduto, lasciando una trentina di invitati feriti, sei dei quali in condizioni gravi.

I neo-sposi sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e fortunatamente dimessi con solo lievi contusioni.

La cerimonia nuziale si era svolta poche ore prima nella parrocchia di San Bartolomeo in Tuto a Scandicci, città natale del 26enne insegnante e figlio di due psicologi.

“È successo in un momento di ballo. Ho subito cercato di portare aiuto”, ha raccontato il padre del ragazzo.

Indagini in corso sul crollo

Intanto, la Procura della Repubblica di Pistoia ha avviato le indagini, ponendo sotto sequestro la struttura e aprendo un fascicolo per lesioni colpose e omissione di lavori necessari.

I tecnici dei vigili del fuoco stanno lavorando per determinare le cause esatte del crollo, con l’ipotesi principale che punta a un cedimento strutturale del pavimento. Questa situazione ha gettato un’ombra su quello che doveva essere un giorno di celebrazione, portando a galla questioni di sicurezza e responsabilità.