Bari, al via il progetto di grattacielo da record

Un futuro grattacielo di 120 metri potrebbe trasformare lo skyline di Bari, promettendo di diventare l’edificio più alto della città.

Nella vivace tessitura urbana di Bari, si profila l’ambizioso progetto di un grattacielo che potrebbe non solo sovrastare l’orizzonte cittadino ma anche segnare una svolta significativa nel panorama architettonico locale. Situato strategicamente in via Caldarola, l’edificio si erge come un faro di modernità vicino al sito dell’ex Fibronit, delineando un nuovo capitolo per l’area al confine tra i quartieri Madonnella e Japigia.

Una visione architettonica audace

La visione dietro questo titanico progetto edilizio proviene dalla mente imprenditoriale di Antonio Albanese, noto editore e imprenditore nel settore dei rifiuti, che ha acquisito i 20.000 metri quadri di terreno tramite asta nel marzo del 2022. Il design, curato dal rinomato studio milanese ACPV Architects, prevede una struttura mista, dedicata per metà ad abitazioni e per l’altra a spazi commerciali e uffici, inclusi una sala conferenze e un hotel, con l’aggiunta di parcheggi sotterranei. Tuttavia, per trasformare questa visione in realtà, è necessaria una variante al piano regolatore vigente, attualmente in attesa di valutazione da parte dell’ufficio tecnico comunale.

Il percorso verso la realizzazione

La storia dei terreni su cui sorge il progetto è complessa e segnata da vicende giudiziarie che ne hanno rallentato lo sviluppo. Originariamente parte della lottizzazione “Pue Seven 41” e di proprietà della società Immoberdan, l’area ha attraversato una procedura fallimentare e indagini della Procura che hanno messo in luce problemi di contaminazione da idrocarburi e metalli pesanti. Nonostante ciò, Albanese è riuscito ad aggiudicarsi i terreni per una cifra che, secondo le stime, è ben inferiore al loro valore di mercato, stimato attorno ai 12,6 milioni di euro.

Implicazioni e aspettative

L’eventuale costruzione del grattacielo rappresenta non solo una potenziale rivoluzione estetica per Bari ma anche un punto di riflessione sulle politiche di sviluppo urbano e ambientale. L’edificio, con la sua imponente presenza, simboleggia una transizione verso la verticalità in una città dall’identità prevalentemente orizzontale, sollevando interrogativi sulla sostenibilità, sull’integrazione con il tessuto urbano esistente e sugli impatti sociali ed economici. Nel mentre, la comunità barese attende con interesse le decisioni del Comune, sperando che il nuovo gigante urbano possa contribuire positivamente al dinamismo e alla crescita della città, rispettando al contempo l’ambiente e il patrimonio culturale di Bari.