“Scusate sono un fallito”, 14enne si lancia nel vuoto dal terzo piano della scuola, dopo una nota e un 2 in matematica

Un giovane studente di 14 anni si è lanciato dalla finestra del Liceo Scientifico Savoia di Ancona, causando shock e mobilitazione per il supporto psicologico agli studenti e alla famiglia.

Alla fine della terza lezione del mattino, un evento sconvolgente ha interrotto la routine del Liceo Scientifico Savoia di Ancona.

Nel momento in cui gli studenti si apprestavano a godere della pausa ricreativa, una situazione drammatica si è verificata: un ragazzo di 14 anni ha fatto una caduta di circa dieci metri, precipitando dalla finestra della sua aula situata al terzo piano dell’istituto.

I presenti, tra cui compagni e insegnanti, sono rimasti attoniti e profondamente scossi dall’accaduto, mentre i soccorsi venivano attivati senza esitazione. La scuola ha fornito dettagli sull’incidente attraverso una comunicazione ufficiale, delineando la tragica sequenza degli eventi di quella mattina.

Prima di lanciarsi nel vuoto, l’adolescente avrebbe pronunciato la seguente frase, “Scusate sono un fallito”, in seguito a una nota e un 2 in matematica.

I compagni sotto shock

La comunità scolastica si è immediatamente mobilitata per fornire supporto al giovane e alla sua famiglia. Donatella D’Amico, la dirigente scolastica, ha accompagnato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale regionale, dove si è unita al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale. Nel frattempo, gli studenti testimoni dell’accaduto hanno ricevuto assistenza psicologica grazie all’intervento coordinato dalla dottoressa Giorgia Cannizzaro. L’istituto ha fatto appello alla discrezione e al rispetto per la dignità del ragazzo e dei suoi familiari, sottolineando la delicatezza della situazione.

Speculazioni e appelli alla discrezione

La dirigente scolastica ha preferito non commentare, rimarcando l’importanza della privacy e del sostegno alla famiglia dello studente. La scuola ha ribadito la necessità di mantenere un atteggiamento rispettoso e discreto, evitando congetture e supposizioni non confermate che potrebbero aggravare il dolore dei coinvolti.