Le rivelazioni della sorella di Ciccio e Tore “Abbiamo prove scottanti, ci sono persone che sanno ma hanno taciuto”


Una svolta nelle indagini sulla tragica scomparsa dei fratellini di Gravina di Puglia potrebbe portare a giustizia dopo 18 anni.

Una speranza di giustizia rinnovata

Diciotto anni dopo la scomparsa di Ciccio e Tore da Gravina di Puglia, e il ritrovamento dei loro corpi due anni dopo, la famiglia Pappalardi potrebbe essere vicina a ottenere giustizia.

Filomena Pappalardi, sorella dei due ragazzi tragicamente scomparsi, ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera di essere in possesso di “prove scottanti” che potrebbero finalmente chiarire le circostanze misteriose della loro morte.

“Adesso siamo in possesso di prove scottanti che portano alla verità, siamo pronti a portarle in Procura e ci auguriamo che finalmente giustizia sia fatta,” ha dichiarato Filomena, che oggi ha 34 anni. Questa rivelazione ha infuso nuova speranza nella lunga ricerca di risposte e giustizia per la famiglia.

Un lungo cammino senza risposte

La scoperta dei corpi mummificati di Ciccio e Tore, avvenuta il 25 febbraio 2008, aveva lasciato la comunità e la famiglia in attesa di risposte che tardavano ad arrivare.

Nonostante l’arresto e la successiva assoluzione del padre, le indagini non erano riuscite a fornire una spiegazione convincente per la tragica scomparsa dei ragazzi. Nel 2012, la riapertura delle indagini aveva accennato a un barlume di speranza, presto spentosi con l’archiviazione del caso l’anno successivo.

“Quella per noi fu una grande notizia, ma un anno dopo arrivò l’archiviazione perché, secondo i giudici, gli indizi prodotti non erano sufficienti,” ha ricordato Filomena.

Il silenzio che pesa

La determinazione di Filomena Pappalardi e della sua famiglia nel cercare giustizia per Ciccio e Tore non si è mai affievolita.

Ora, con la prospettiva di presentare nuove prove alla Procura di Bari, si riaccende la speranza di far luce su una vicenda che ha lasciato troppe domande senza risposta.

“Ci sono persone che sanno perfettamente cosa è successo, ma hanno taciuto per anni. Voglio che venga fatta giustizia per i miei fratelli,” ha concluso Filomena, sottolineando la persistente ombra del silenzio e della complicità che ha avvolto il caso.

La famiglia Pappalardi attende ora di vedere se queste nuove prove potranno finalmente portare alla verità e alla giustizia tanto attese.