MasterChef 13, il trionfo di Eleonora Riso, ex cameriera 27enne la nuova campionessa porta a casa 100 mila euro


Eleonora Riso trionfa in MasterChef 13 con un menu ispirato al concetto giapponese di “Ichigo Ichie”, conquistando il podio e premi significativi.

Un traguardo saporito

La tredicesima edizione di MasterChef Italia si è conclusa con la vittoria di Eleonora Riso, che ha battuto Michela Morelli e Antonio Mazzola nella finale andata in onda il 29 febbraio su Sky Uno. I giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli hanno assistito alla sua ascesa al successo, premiandola con 100mila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del suo libro di ricette “Laboratorio di Sapori” con Baldini+Castoldi, prevista per l’8 marzo, e un corso di alta formazione presso ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

La filosofia dietro i piatti

Durante la finale, Eleonora Riso ha presentato un menu intitolato “Ichigo Ichie – Quant’è bello leggere tra le righe”, ispirato all’arte giapponese di vivere intensamente il presente. Ha spiegato che la vita è fatta di momenti unici e irripetibili, sottolineando l’importanza di cercare l’equilibrio. Il suo menu ha fuso la cucina giapponese con le sue radici e esperienze personali, utilizzando ingredienti significativi che evocano ricordi importanti della sua vita.

Chi è la campionessa

Eleonora Riso, 27 anni, cameriera di professione, si descrive come una persona al di fuori degli schemi, espressa anche attraverso i suoi cambiamenti di look. Originaria della provincia di Livorno, si è trasferita prima a Pisa e poi a Firenze, dove vive in una casa nel bosco, dedicandosi a varie attività come l’apicoltura e la coltivazione dell’orto. La sua passione per la cucina è nata anche come un modo per affrontare disturbi alimentari del passato, orientandosi verso piatti vegani e vegetariani per una scelta etica. Nel corso della finale, Eleonora ha proposto piatti innovativi come “Nonno Umami”, “Fiume Sacro”, “Pelle Ribelle” e “Mochi = Grande Fortuna”, dimostrando la sua abilità culinaria e la profondità della sua visione artistica.