Bari, il Comune licenzia le due vigilesse che chiesero aiuto ai clan mafiosi per “vendicare” un’offesa

Licenziamento per due vigilesse di Bari coinvolte in intercettazioni con clan mafioso.

La decisione del Comune di Bari

Il Comune di Bari ha concluso il procedimento disciplinare avviato contro due vigilesse, Rosalinda Biallo e Anna Losacco, determinando il loro licenziamento.

Questa azione è stata intrapresa a seguito della rivelazione di intercettazioni che le coinvolgevano con un membro del clan Parisi, una delle associazioni mafiose che opera nel quartiere Japigia di Bari.

Il contenuto di queste intercettazioni, emerse nell’ambito di un’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Bari, ha fornito il sostegno necessario per le misure cautelari adottate nei confronti delle due donne, inizialmente sospese dal servizio.

Coinvolgimenti e accusa

Le intercettazioni riguardavano conversazioni tra le due vigilesse e Fabio Fiore, 41 anni, considerato affiliato al clan Parisi e attualmente detenuto con accuse di associazione a delinquere, traffico di armi e gestione illegale di scommesse, con l’aggravante di aver agevolato un’organizzazione mafiosa.

Rosalinda Biallo, di Triggiano, e Anna Losacco, di Bari, risultano ora indagate per omessa denuncia, un’accusa che evidenzia la gravità delle loro azioni, ritenute contrarie ai doveri inerenti al loro ruolo pubblico.