Serena Bortone a Silvia Toffanin: “Non sono una testa calda ma una dipendente del servizio pubblico”

Serena Bortone, nota giornalista, si è recentemente aperta riguardo la sua carriera e la sua vita personale in un’intervista a Verissimo su Canale 5. Dopo il noto caso Scurati in Rai, la Bortone discute il suo approccio all’integrità professionale e personale.

Un impegno continuo per la trasparenza

Dal suo ingresso in Rai a soli 18 anni, Serena Bortone ha costruito una carriera basata sull’onestà e la trasparenza. “Sono sempre stata un libro aperto, trasparente”, ha dichiarato la Bortone, sottolineando come questa apertura l’abbia resa vulnerabile ma anche rispettata nel suo campo. In risposta al caso Scurati e al suo coinvolgimento, Bortone ha espresso serenità: “Non ho ansie, né eccitazione, nella vita uno cerca di fare la cosa giusta, per me l’importante è non fare la cosa sbagliata. Io non sono una testa calda, sono una orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico, questa sono io“.

La sua idea di futuro

L’intervista ha toccato anche temi personali, tra cui il rapporto con la sua famiglia e il suo approccio all’amore e alla vita lavorativa. Bortone ha condiviso come la malattia e la successiva scomparsa del padre abbiano influenzato profondamente la sua visione della vita e delle relazioni: “Benedico gli anni di malattia di mio padre, perché mi hanno consentito di prendermi cura di lui”. Sul fronte amoroso, Bortone si descrive come intenzionalmente single, enfatizzando la sua esigenza di indipendenza e comprensione reciproca in una relazione. Riguardo al futuro lavorativo, la giornalista rimane ottimista, puntando a continuare il suo lavoro con passione e integrità: “Mi piace essere sorpresa dalla vita, faccio un lavoro che mi piace, che non mi annoia, il nostro lavoro è pieno di contatti umani, quindi che dirti, spero di continuare a farlo con lo stesso tipo di divertimento, serietà, onestà”.

Serena Bortone, dunque, non solo aspira all’eccellenza professionale ma valuta altamente anche la qualità delle sue relazioni personali e il proprio impegno verso l’autenticità.