A Vieste, nel Foggiano, un evento ha scosso la comunità e sollevato un acceso dibattito sul web.
Due carabinieri, intervenuti per sedare una rissa tra giovani nel parcheggio del lungomare Europa, sono stati aggrediti. Un giovane di 21 anni, ritenuto l’aggressore principale, è stato bloccato e immobilizzato con l’uso del taser, prima di essere arrestato con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale.
Le immagini dell’arresto, rapidamente diffuse sui social media, hanno innescato una serie di polemiche riguardo l’utilizzo del taser. Mentre alcuni utenti hanno criticato il metodo come eccessivo, altri hanno difeso l’azione dei carabinieri come necessaria per garantire la sicurezza e contenere una situazione potenzialmente pericolosa.
Giuseppe Nobiletti, il sindaco di Vieste, ha preso posizione riguardo alle controversie, affermando che l’uso del taser è stato “totalmente legittimo” e mirato a ripristinare l’ordine pubblico. Ha esortato i cittadini a non precipitarsi in giudizi affrettati e a comprendere la complessità delle situazioni che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente.
“Sento forte l’invito a promuovere in famiglia e in ogni contesto sociale un clima di rispetto e collaborazione verso le istituzioni e le forze dell’ordine,” ha dichiarato il sindaco, sottolineando come queste lavorino incessantemente per la sicurezza di tutti, a rischio della propria incolumità.
La comunità di Vieste si trova ora a riflettere su questo episodio, tra chi vede nel taser un eccesso di forza e chi, invece, lo considera uno strumento necessario per la gestione di situazioni ad alto rischio. La discussione si inserisce in un contesto più ampio di dibattito nazionale sull’uso delle forze dell’ordine e sulle modalità di intervento in pubblico.