L’opposizione chiede le dimissioni della ministra del Turismo. Mozione di M5S, Pd e AVS, ma la maggioranza resta compatta. Aula quasi deserta tra i banchi del centrodestra.
Il dibattito sulla mozione di sfiducia contro Daniela Santanchè si è infiammato alla Camera dei Deputati, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che hanno alzato il tiro contro la premier Giorgia Meloni.
Durante la discussione, il deputato dem Toni Ricciardi ha provocatoriamente chiesto:
“Presidente Meloni, ma lei è ricattata dalla ministra Santanchè?”
Gli ha fatto eco Vittoria Baldino del M5S:
“Meloni va dicendo urbi et orbi che lei non è ricattabile. Da chi è ricattata?”
La mozione di sfiducia, presentata dal Movimento 5 Stelle, è stata poi sottoscritta da Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. Azione, Italia Viva e Più Europa non l’hanno firmata, ma hanno annunciato che voteranno sì alla sfiducia.
Riccardo Magi (+Europa) ha commentato:
“Voteremo la sfiducia a Santanchè, ma mi sembra evidente che la ministra sia già stata sfiduciata dalla sua stessa maggioranza e scaricata politicamente da Meloni”.
Il voto sulla mozione potrebbe avvenire già questa settimana, ma l’opposizione teme che la maggioranza voglia dilatare i tempi, rimandando il voto a fine febbraio per l’arrivo di tre decreti urgenti.
Un elemento evidente del dibattito è stata l’assenza quasi totale dei parlamentari del centrodestra:
Federico Giannassi (Pd) ha sottolineato:
“I banchi di Forza Italia e Lega sono vuoti. Persino quelli di Noi Moderati. Qui c’è solo un piccolo gruppo di FdI costretto a presenziare”.
Il Pd ha poi messo a confronto il caso Santanchè con le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, costretto a lasciare l’incarico qualche settimana fa.
Ricciardi (Pd) ha chiesto:
“Che differenza c’è tra la posizione di Sangiuliano e quella di Santanchè? Perché lui si è dimesso e lei no? Perché Santanchè è in grado di muovere leve di ricattabilità che Sangiuliano non aveva?”.
Pur sostenendo il voto a favore, Azione e Italia Viva hanno criticato il metodo.
Matteo Richetti (Azione) ha dichiarato:
“Le mozioni di sfiducia fatte così sono un regalo al governo. È uno straordinario modo per non parlare di lavoro, scuola e sanità”.
Nonostante il pressing dell’opposizione, la maggioranza di centrodestra appare compatta nel proteggere Santanchè. Tuttavia, l’assenza di molti parlamentari di Forza Italia e Lega potrebbe indicare malumori interni.