La super-perizia disposta dalla procura di Civitavecchia conferma che il sangue sulla statua della Madonna di Trevignano appartiene a Gisella Cardia. La difesa rilancia: “Conoscete il Dna della Madonna?”
Le indagini scientifiche hanno sciolto ogni dubbio sulle presunte lacrime di sangue della statuina venerata a Trevignano. La perizia genetica, condotta nei laboratori di Tor Vergata, ha stabilito che il Dna trovato sul volto della statua è perfettamente compatibile con quello di Gisella Cardia, la sedicente veggente che negli scorsi mesi ha raccolto attorno a sé centinaia di fedeli.
Il risultato conferma quanto già sostenuto dalla Chiesa, che aveva escluso qualsiasi evento sovrannaturale. Secondo i periti, il sangue è umano, femminile e non presenta alcuna traccia di mescolanza con altri profili genetici.
L’esito della perizia potrebbe rivelarsi cruciale per l’inchiesta aperta dalla procura di Civitavecchia, che sta valutando se procedere o meno con il rinvio a giudizio di Gisella Cardia per truffa. Secondo Solange Marchignoli, legale della donna, la questione non sarebbe ancora chiusa: “Se il profilo genetico fosse unico, significherebbe che il sangue è solo di Gisella Cardia, ma noi ci aspettiamo che sia misto. Potrebbe essere finito sulla statua per un contatto accidentale”.
Nonostante l’evidenza scientifica, la difesa di Cardia continua a sostenere la possibilità di un intervento divino. “Conoscete il Dna della Madonna? Io non ho risposte. Deduco che non sia umano, ma questo è un nostro pensiero”, ha dichiarato l’avvocata Marchignoli, rifiutando di escludere l’ipotesi di un fenomeno mistico.