This handout picture released by the Chigi Palace Press Office on 05 January 2025 shows Italian Prime Minister Giorgia Meloni meeting with US President-elect Donald Trump at his residence at Mar-a-Lago in Palm Beach, Florida, on 04 January 2025. ANSA/ CHIGI PALACE PRESS OFFICE/ FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++
Dopo il clamoroso scontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, la premier italiana Giorgia Meloni si inserisce nel tentativo di ricucire le tensioni tra Washington e Kiev, cercando al contempo di salvare l’asse Europa-USA.
Nelle ultime ore Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Trump, poco prima di partire per Londra, dove è attesa per un vertice sulla difesa con i leader europei. Domani incontrerà di persona Zelensky, in quello che si preannuncia come un confronto cruciale per capire il futuro del sostegno occidentale all’Ucraina.
L’Italia, infatti, sta cercando di posizionarsi come ponte tra l’Europa e gli Stati Uniti, sfruttando la vicinanza della premier al mondo conservatore americano e alla figura di Trump. Tuttavia, l’obiettivo più urgente per Meloni è quello di evitare il collasso del sostegno militare all’Ucraina, visto che la Casa Bianca sta valutando di interrompere ogni aiuto a Kiev dopo l’infuocato scontro tra i due leader.
Subito dopo la lite tra Trump e Zelensky, Meloni ha lanciato un appello per un vertice urgente tra Europa e Stati Uniti, sottolineando che una divisione interna all’Occidente non farebbe altro che rafforzare i nemici della democrazia, in primis la Russia.
“Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non converrebbe a nessuno”, ha dichiarato la premier.
La strategia della premier italiana è chiara: ricompattare l’alleanza transatlantica per evitare un isolamento dell’Ucraina che, senza il sostegno americano, rischierebbe un crollo irreversibile nella guerra contro Mosca.
Nel weekend, Meloni sarà a Londra insieme ai principali leader europei per discutere di difesa e sicurezza, e la presenza di Zelensky potrebbe diventare l’occasione per mediare tra lui e l’amministrazione americana.
Poi, giovedì, la premier parteciperà al Consiglio europeo straordinario di Bruxelles, un altro appuntamento cruciale per delineare la posizione dell’UE sulla guerra in Ucraina e sulle relazioni con gli USA.
Nonostante la sua vicinanza ideologica a Trump, Meloni deve ora trovare un equilibrio tra il sostegno all’Ucraina, la lealtà all’alleanza atlantica e il tentativo di mantenere aperto un canale con il nuovo corso della Casa Bianca.
Se davvero Trump dovesse tagliare i fondi all’Ucraina, l’Europa dovrà decidere se e come colmare il vuoto lasciato dagli Stati Uniti, un’eventualità che richiederebbe un enorme sforzo finanziario e politico.
L’Italia si troverà dunque a giocare un ruolo delicato e complesso nelle prossime settimane, tra tentativi di mediazione e scelte strategiche che potrebbero ridefinire l’intera politica estera europea nei confronti della guerra in Ucraina.