Dopo 27 ore sotto le macerie, Rosalia De Giosa è stata salvata. Ora la città è mobilitata per ritrovare Samira, il cane che l’ha vegliata fino all’ultimo.
Tra le macerie di via De Amicis, a Bari, si è consumata una storia di fedeltà e speranza. Rosalia De Giosa, 74 anni, è rimasta intrappolata per oltre un giorno sotto i detriti della palazzina crollata, ma non era sola. Accanto a lei, fino all’ultimo, c’era Samira, il suo cane, che non l’ha mai abbandonata.
Quando i soccorritori hanno finalmente raggiunto la donna, le sue prime parole non sono state solo per i suoi figli, ma anche per la sua inseparabile compagna a quattro zampe: “C’è il cane con me, salvate anche lei”. Un appello che ha commosso l’intera città, ora mobilitata per ritrovare Samira, fuggita dopo essere stata tratta in salvo.
Dopo il salvataggio di Rosalia, i Vigili del Fuoco hanno utilizzato videocamere termiche per individuare Samira, che ancora si aggirava tra le macerie in cerca di una via d’uscita. Una volta trovata, è stata affidata ai parenti della donna, ma nei momenti di concitazione, non vedendo la sua proprietaria, è fuggita impaurita.
Le sue piccole dimensioni le permettono di nascondersi facilmente, e si teme che possa essersi rintanata tra i detriti o nei dintorni del quartiere Carrassi.
Il legame tra Rosalia e Samira è ben noto nel quartiere. “Mia madre è innamorata del cane, è il bastone della sua vecchiaia”, ha raccontato il figlio Gaetano Papagna. Anche i vicini confermano il rapporto speciale tra le due: “Erano inseparabili”, dice Nella, un’amica di famiglia.
Rosalia, attualmente ricoverata al Policlinico di Bari, continua a chiedere notizie di Samira. “Quando ero sotto le macerie, il cane si muoveva vicino a me, poi non l’ho visto più”, ha raccontato al sindaco Vito Leccese e al direttore del Policlinico Antonio Sanguedolce.
La famiglia e i volontari hanno lanciato un appello: chiunque avvisti un cane di piccola taglia, meticcio a pelo lungo, vagare nel quartiere Carrassi o nelle zone limitrofe, contatti immediatamente le autorità o i canili cittadini. Samira è microchippata, quindi la sua identificazione sarà immediata una volta recuperata.
L’intera comunità di via De Amicis è scesa in campo per aiutare. Residenti e volontari stanno setacciando le strade, i cortili e le aree verdi del quartiere nella speranza di ritrovare Samira.
“Dopo il miracolo di Rosalia, vogliamo sperare in un altro lieto fine. Samira deve tornare a casa”, dice Vincenza Trentadue, un’amica della famiglia.
In una tragedia che ha profondamente scosso Bari, la storia di Samira e Rosalia è diventata un simbolo di speranza e amore incondizionato. La città intera attende con ansia il lieto fine: un abbraccio ritrovato tra la donna e il suo fedele amico a quattro zampe.