Vittorio Sgarbi e la battaglia contro la depressione: “Faccio fatica in tutto”, la psichiatra “Il suo un grido di dolore”
Il critico d’arte racconta il suo dolore in un’intervista a Robinson. Gli esperti spiegano le dinamiche della malattia e i momenti più critici della vita.
Il racconto di Sgarbi: “Un treno fermo a una stazione sconosciuta”
Un grido d’aiuto quello lanciato da Vittorio Sgarbi attraverso le pagine di Robinson, l’inserto culturale di Repubblica. Il critico d’arte ha raccontato apertamente il difficile momento che sta attraversando, parlando di una depressione che lo sta logorando sia nel corpo che nella mente. “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto”, ha confidato.
Un quadro che riflette un profondo disagio, accompagnato da una sensazione di impotenza nei confronti della malattia: “Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”, ha aggiunto, descrivendo la depressione come una condizione che blocca ogni energia e rende difficile anche le attività quotidiane.
L’analisi dell’esperta: “La depressione non dipende dal successo”
Le parole di Sgarbi hanno colpito l’opinione pubblica, tanto che anche Emi Bondi, presidente uscente della Società Italiana di Psichiatria, ha commentato la sua testimonianza all’Adnkronos Salute, sottolineando quanto sia importante parlare apertamente di questa patologia.
“Il primo grosso errore di fondo è confondere la depressione con lo sconforto per qualcosa che va male nella vita”, ha spiegato Bondi. “Si tratta di una vera e propria malattia, che prescinde da una situazione oggettiva e non è semplicemente una risposta a un evento esterno. Viene da dentro e blocca le energie”.
Spesso si tende a pensare che la depressione possa colpire solo chi ha subito delle gravi perdite o chi vive situazioni di disagio, ma la realtà è diversa. “Stupisce la testimonianza di persone famose, perché si pensa che la depressione nasca da una mancanza, che non possa appartenere a chi ha successo o sembra avere tutto. Invece, è una condizione che può colpire chiunque”, ha aggiunto la specialista.
La depressione e l’età: un fattore critico
Secondo Bondi, ci sono momenti della vita in cui il rischio di sviluppare episodi depressivi è più alto. Tra questi, uno dei più delicati è la senilità, fase in cui il corpo inizia a mostrare segni di affaticamento e la mente deve adattarsi a nuove limitazioni.
“La senilità può essere un momento critico, perché impone limiti fisici che possono logorare le energie nervose”, ha spiegato Bondi. “La vita può richiedere più energie di quelle che possediamo, e questo, in soggetti predisposti o in particolari momenti di debolezza, può portare alla depressione”.
Il messaggio di Sgarbi dopo l’intervista
Nonostante le difficoltà, Sgarbi ha continuato a condividere la sua passione per l’arte, pubblicando sui suoi profili social un’opera di Artemisia Gentileschi, la Cleopatra del 1620, protagonista di una mostra che sarà inaugurata il 19 marzo a Parigi.
Un segnale che il critico d’arte non si arrende, e che la sua voce – anche in un momento di profonda difficoltà – continua a raccontare il mondo attraverso l’arte e la cultura.
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