Il presidente Usa usa toni durissimi sui dazi, Schlein lo lega alla premier: “Italia umiliata”. Fdi replica: “Meloni rappresenta l’Italia con orgoglio”.
Ancora una dichiarazione esplosiva da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nel corso di una cena con il National Republican Congressional Committee a Washington ha commentato con toni durissimi le reazioni internazionali ai nuovi dazi imposti dagli Usa. “Ve lo dico io, questi Paesi ci stanno chiamando per baciarmi il c…. Lo stanno facendo. Muoiono dalla voglia di fare un accordo”, ha detto tra le risate dei presenti.
Parole che hanno immediatamente scatenato reazioni politiche anche in Italia, dove la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha colto l’occasione per attaccare frontalmente la premier Giorgia Meloni.
«Prima Trump definisce parassiti noi italiani ed europei, e il governo Meloni fa orecchie da mercante abbassando la testa», ha commentato Schlein, che ha poi ricordato come, nello stesso giorno di queste dichiarazioni, Meloni abbia annunciato con enfasi l’invito ufficiale a Washington per il 17 aprile.
«Trump insulta chi chiede un dialogo per evitare una crisi economica globale, e i sedicenti patrioti lo celebrano. Così si espongono imprese e lavoratori a rischi enormi e a un crollo della credibilità internazionale dell’Italia. Non possiamo fare questa figura», ha aggiunto la segretaria del Pd.
La reazione di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. Con una nota congiunta, i capigruppo Galeazzo Bignami (Camera) e Lucio Malan (Senato) hanno replicato duramente alle parole della leader dem.
«Elly Schlein e Matteo Renzi sono ridicoli e imbarazzanti. Proprio loro, simbolo della sinistra della sudditanza ai leader stranieri, ora tentano di associare Meloni alle espressioni volgari di Trump», si legge nella dichiarazione.
«Nessuno più di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia rappresentano l’orgoglio nazionale. Il presidente del Consiglio italiano sarà a Washington per difendere l’interesse del nostro Paese a testa alta, come ha sempre fatto in ogni sede, a differenza dei governi di sinistra che hanno messo l’Italia in ginocchio».