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Salis rilancia amnistia e indulto atti di speranza, pioggia di critiche sui social: “Scappata da un processo, ora fai la morale”

L’eurodeputata AVS chiede misure di clemenza ispirandosi a Papa Francesco, ma il web insorge: “Parli di carcere dopo aver evitato il tuo”

Salis rilancia: “Amnistia e indulto, atti di speranza ispirati dal Conclave”

Ilaria Salis torna a far discutere. L’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra ha approfittato del Conclave in corso a Roma, indetto per la successione di Papa Francesco, per rilanciare la propria battaglia politica: amnistia, indulto e sconti di pena come strumenti legittimi per affrontare la situazione delle carceri italiane.

«Non sono concessioni a buon mercato, ma strumenti previsti dalla Costituzione», ha scritto la Salis sui suoi profili social. «In questi giorni di Conclave e Giubileo, la politica abbia il coraggio di lasciarsi ispirare dal messaggio di misericordia e speranza del compianto Papa Francesco, e affronti finalmente la drammatica realtà delle carceri italiane».

Il web insorge: “Hai evitato il processo e ora fai la morale”

Le reazioni non si sono fatte attendere. Sotto al post, centinaia di commenti critici hanno contestato il tempismo e il contenuto del messaggio, accusando la parlamentare di strumentalizzare il momento per tornare a parlare di carcere, tema che l’ha accompagnata fin dalla campagna elettorale.

«La drammatica realtà è che sei scappata da un processo per aggressione squadrista in terra straniera, eletta per un calcolo politico», scrive un utente. Altri rincarano: «Eccone un’altra che si attacca ai preti» e «Fra questi strumenti c’è anche Fratoianni?».

Il precedente: l’omaggio a Papa Francesco

La Chiesa cattolica e il tema della detenzione erano già stati al centro di un intervento della Salis all’indomani della morte di Papa Francesco, quando aveva ricordato un momento vissuto in carcere in Ungheria: «Mi colpirono profondamente le immagini viste in televisione dalla mia cella: il Papa che lavava i piedi alle detenute di Rebibbia», aveva scritto, aggiungendo: «Non sono cattolica, ma lo ricorderò sempre con gratitudine e rispetto».

Anche allora, il suo post aveva diviso l’opinione pubblica, tra chi ne elogiava la sensibilità e chi la accusava di strumentalizzare la figura del pontefice per fini politici.

Una linea coerente, ma sempre divisiva

L’appello all’indulto e all’amnistia non è nuovo per Salis, che da mesi porta avanti una linea fortemente garantista, criticata tanto dalle opposizioni quanto da parte dell’opinione pubblica. L’utilizzo del Conclave come contesto per rilanciare queste proposte, però, rischia ancora una volta di polarizzare il dibattito, soprattutto in una fase delicata per la politica italiana e le istituzioni religiose.