Italia & Dintorni

Vannacci attacca il Green Deal: “La più grande truffa economica dal dopoguerra”

L’europarlamentare della Lega ad Ancona accusa Bruxelles di aver danneggiato le imprese italiane: “Norme imposte che hanno delocalizzato senza salvare l’ambiente”

“Il Green Deal ha distrutto imprese senza salvare il pianeta”

«Il Green Deal europeo è stata la più grande truffa economica dal dopoguerra a oggi». Non usa mezzi termini il generale Roberto Vannacci, ora europarlamentare della Lega, intervenuto ad Ancona a un incontro del partito sul tema “Ricostruire l’Europa: dal Green Deal al Rearm Europe”. Secondo Vannacci, la strategia ambientale lanciata da Ursula von der Leyen non ha solo mancato gli obiettivi ambientali, ma ha causato «delocalizzazione di imprese e crisi produttive in territori come le Marche».

«L’Italia è la patria delle arti e dei mestieri, e le Marche sono una delle regioni con il più alto numero di imprese per abitante», ha ricordato Vannacci, «ma tutto questo oggi è messo a rischio da norme ideologiche che penalizzano le realtà produttive locali».

“La Lega voterà sempre contro i diktat di Bruxelles”

Accanto a Vannacci, erano presenti anche la deputata Giorgia Latini, il vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini e l’assessore Andrea Maria Antonini. L’europarlamentare ha rivendicato con fermezza la linea del Carroccio: «In Europa la Lega è sovranista, in Italia è autonomista. Vogliamo un’Europa al servizio dell’economia reale, non un apparato normativo che impone diktat e uccide le nostre imprese».

Vannacci ha ribadito che il suo partito ha già votato contro molte delle direttive della Commissione von der Leyen e continuerà a farlo. «È nostro dovere rivedere le vecchie direttive che hanno causato più danni che benefici», ha aggiunto.

“No alla corsa al riarmo: quei miliardi servono all’economia”

Nel suo intervento, Vannacci ha anche lanciato un attacco alla strategia di difesa comune europea: «Non siamo d’accordo con la corsa al riarmo per alimentare l’industria tedesca. Quei miliardi devono essere destinati a sostegno dell’economia reale, non a una guerra ad oltranza in Ucraina».

Un concetto rilanciato anche da Giorgia Latini, che ha sottolineato il ruolo della Lega come forza territoriale: «La presenza del generale Vannacci oggi nelle Marche dimostra che siamo un partito radicato, vicino alle imprese, alle famiglie, alle comunità. Serve un’Europa che ascolti, non che imponga. Un’Europa che aiuti la crescita, non che soffochi l’economia con norme astratte e vincoli ideologici».