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Salis verso la revoca dell’immunità? La JURI: “Nessun fumus persecutionis”. Sotto esame anche Moretti e Gualmini

La commissione giuridica dell’Europarlamento apre alla revoca dell’immunità per l’eurodeputata italiana detenuta in Ungheria. Nel mirino anche due esponenti Pd legate al Qatargate.

Ilaria Salis, la JURI non rileva persecuzioni giudiziarie

Si fa sempre più incerta la posizione di Ilaria Salis, l’eurodeputata eletta con Alleanza Verdi e Sinistra, in passato detenuta per oltre un anno in Ungheria con l’accusa di aver partecipato al pestaggio di militanti di estrema destra a Budapest. La commissione giuridica del Parlamento europeo (JURI), incaricata di valutare eventuali casi di revoca dell’immunità parlamentare, avrebbe escluso l’esistenza del cosiddetto fumus persecutionis. Secondo quanto trapela, non ci sarebbero elementi che facciano pensare a un intento persecutorio da parte della magistratura ungherese, né volontà di colpire Salis per impedirle di esercitare il proprio mandato.

La valutazione della commissione rappresenta un passaggio chiave: se confermata in Aula, potrebbe portare alla rimozione dello scudo parlamentare per la neoeletta, aprendo così la strada alla prosecuzione del procedimento giudiziario nei suoi confronti da parte delle autorità ungheresi.

Sotto la lente anche Moretti e Gualmini: sospese dopo il Qatargate

Non solo Salis: sul tavolo della JURI ci sono anche i fascicoli relativi ad altre due eurodeputate italiane, entrambe appartenenti al Partito Democratico. Si tratta di Alessandra Moretti e Elisabetta Gualmini, i cui nomi compaiono nelle carte del secondo filone dell’inchiesta Qatargate. La richiesta di revoca dell’immunità è stata avanzata dalla procura belga.

Sebbene nessuna delle due sia formalmente indagata, entrambe hanno scelto di autosospendersi dal Pd in attesa degli sviluppi. Attualmente al secondo mandato, Moretti e Gualmini facevano parte della sottocommissione per i diritti umani. La loro posizione sarà valutata dalla JURI nell’udienza fissata per il prossimo 4 giugno.

L’inchiesta principale, lo ricordiamo, ha già coinvolto nomi di primo piano tra cui l’ex vicepresidente del Parlamento Eva Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi, e gli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, oltre all’ex leader di Articolo Uno, Antonio Panzeri. Le accuse spaziano dalla corruzione all’associazione a delinquere. Tutti sono stati rilasciati, anche se per alcuni restano obblighi giudiziari pendenti.

Il precedente: immunità già revocata per Cozzolino e Tarabella

La commissione giuridica ha già operato revoche in passato, come nei casi degli eurodeputati Cozzolino e Tarabella, direttamente coinvolti nello scandalo Qatargate. Ora, se la JURI dovesse esprimersi allo stesso modo per Moretti e Gualmini, la procura belga potrà agire formalmente nei loro confronti.

Nel frattempo, il caso Salis resta sotto i riflettori, anche alla luce delle forti tensioni politiche tra Italia e Ungheria, e delle polemiche sollevate dalla sua lunga detenzione preventiva in condizioni ritenute critiche.