Sanità al collasso, Schlein va giù duro contro la Meloni, “Si deve scegliere tra mangiare e curarsi”
Toni accesi alla Camera durante il premier time del 14 maggio. Schlein attacca sullo stato della sanità, Meloni replica parlando di propaganda e difende i numeri del governo.
Il premier time alla Camera dei deputati del 14 maggio si è acceso con lo scontro tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema della sanità pubblica. Quella che sembrava una seduta dai toni più distesi si è rapidamente infiammata al momento dell’interrogazione della leader dem.
“Due giorni fa, a Taurianova, alcune fioraie mi hanno detto che ormai si deve scegliere tra mangiare e curarsi. La sanità è al collasso, il personale è stremato, 40mila medici sono già fuggiti all’estero e la situazione sanitaria è gravemente compromessa”, ha dichiarato Schlein, denunciando i tagli al settore con un grafico mostrato in Aula.
La leader del Pd ha poi accusato il governo di non voler investire in sanità nonostante le proposte dell’opposizione: “Vi abbiamo indicato dove trovare 5 miliardi da destinare subito alla sanità e non l’avete fatto”. Infine, l’affondo: “Volete una sanità a misura del portafogli, ma i suoi tagli li pagano i cittadini. È una vera e propria tassa Meloni, curarsi è diventato un lusso mentre tra di voi c’è chi ci guadagna dalle cure private”.
Meloni replica: “Fondo sanitario mai così alto, basta fare makumbe”
La replica di Meloni non si è fatta attendere. Tra grida e proteste dall’opposizione, la premier ha difeso i dati sull’aumento delle risorse destinate alla sanità. “Schlein, è sempre un po’ difficile parlare con chi, per fare propaganda, è costretto a mentire”, ha esordito. Poi i numeri: “Il Fondo sanitario nazionale è al livello più alto di sempre. Quando ci siamo insediati nel 2022 era di 126 miliardi, oggi è di 136. Il Pd, quando è stato al governo, non si è mai sognato di fare aumenti come quelli realizzati da noi in questi due anni”.
Meloni ha inoltre criticato l’atteggiamento dell’opposizione: “E ora che siete all’opposizione, venite a dirci quanto sia importante la sanità. Noi vogliamo scrivere un nuovo Piano sanitario nazionale, e speriamo che ci darete una mano, invece di fare le vostre makumbe perché le cose vadano male”.
“Sempre colpa di qualcun altro”: Schlein incalza, la tensione sale
Non si è fatta attendere la controreplica di Schlein, che ha alzato ulteriormente i toni. “Presidente, non so da quanto tempo non lascia il palazzo per andare in un ospedale. Perché quando io ero ancora all’università avete messo voi, con Berlusconi, il tetto alle assunzioni”, ha ricordato, rivolgendo accuse dirette all’operato del centrodestra nel tempo.
La segretaria dem ha rincarato la dose: “È sempre colpa di qualcun altro: prima le liste d’attesa delle regioni, poi i 26 mesi di calo industriale dell’Europa, ora il fallimento dei centri in Albania o dei giudici. I fallimenti sono sempre colpa di qualcun altro. Esca dal suo mondo fantastico. Non ci sono scuse. Dopo tre anni le responsabilità sono sue. E gli italiani non sono fessi, lo vedono”.
L’intervento si è chiuso con un’amara constatazione: “Siamo la Repubblica delle liste d’attesa”.