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Roberto Vannacci avvisa Alessandra Mussolini: “Nella Lega si obbedisce alla linea”

Il generale commenta l’ingresso di Alessandra Mussolini nel Carroccio: “Chi si unisce al partito accetta la nostra linea, anche sull’utero in affitto e riarmo”

Vannacci: “Chi entra nella Lega sposa i nostri ideali”

L’ingresso di Alessandra Mussolini nella Lega ha acceso il dibattito all’interno del partito e nel panorama politico. A chiarire la posizione del Carroccio è intervenuto il neo vicesegretario Roberto Vannacci, che ha sottolineato l’importanza della coerenza con la linea ufficiale del partito. “Se arrivano nuove persone nel partito, sono sempre contento”, ha esordito. “Ma come in ogni società, se qualcuno entra a farne parte, vuol dire che ne condivide le idee, gli ideali, i principi”.

Diritti LGBTQ+, maternità surrogata e riarmo: “Ora è d’accordo con noi”

Negli ultimi anni, Mussolini si era espressa pubblicamente su temi spesso distanti dalla posizione del partito guidato da Matteo Salvini, come i diritti LGBTQ+ o la maternità surrogata. Ma per Vannacci, il suo ingresso nella Lega implica un allineamento con la visione del partito: “Se la signora Mussolini ha pensato bene di entrare nella Lega, vuol dire che ne condivide tutti i principi. Probabilmente le sue opinioni del passato, se non sono in linea con le nostre, saranno oggetto di una revisione”.

Sulla gestazione per altri, il generale è categorico: “La posizione del mio partito è chiara sull’utero in affitto, chiamiamolo con il suo nome. Siamo assolutamente contrari. Ed evidentemente la signora Mussolini ora concorderà con questo punto di vista”.

Un altro nodo è rappresentato dal tema del riarmo europeo, su cui Forza Italia, il partito di provenienza di Mussolini, aveva votato favorevolmente a Bruxelles. “Prima faceva parte di Forza Italia che si è espressa a favore del riarmo europeo. Ripeto, evidentemente se ha cambiato forza politica, vuol dire che sposa totalmente le nostre posizioni”.

“La Lega ha una linea, le differenze non devono diventare contraddizioni”

A chi gli chiede se all’interno della Lega possano convivere posizioni differenti, Vannacci risponde: “Io penso che sfumature diverse possano convivere all’interno della stessa compagine. Ma non posizioni che siano contrastanti e divergenti rispetto a una linea principale dettata proprio dal partito”. Alla domanda se Mussolini dovrà adeguarsi alla linea del Carroccio, è netto: “Si è già adeguata, mi pare. Perché se è entrata a far parte del partito vuol dire che le sono graditi i nostri punti di vista”.

Sul cognome dell’ex europarlamentare, che richiama una figura storica controversa, Vannacci minimizza: “Non mi stupirei nemmeno se dovesse venire nella Lega uno che si chiama Togliatti. Sarei in qualche modo orripilato? Proprio no. Io sono tollerante, al contrario della sinistra. Il cognome è un simbolo, una convenzione”.

E sulla definizione di “statista” riferita a Benito Mussolini, ribadisce: “La parola statista, che io confermo, non ha una valenza positiva ma è un termine che si riferisce a delle funzioni che una persona ha occupato nel corso della sua vita. Mussolini come Stalin, come Kennedy, sono tutti grandi statisti”.

Vannacci-Fedriga: “Io provo a vannaccizzare la Lega, lui a fedrighizzarla”

Infine, Vannacci ha commentato le recenti parole del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, secondo cui la Lega dovrebbe “leghizzare Vannacci” e non viceversa. “Probabilmente lui vorrebbe ‘fedrighizzare’ Vannacci. Chi entra in un’organizzazione, in un sistema, tende a portarvi le proprie idee. È normale che io cerchi di ‘vannaccizzare’ la Lega così come Fedriga prova a ‘fedrighizzarla’. Se poi sarò talmente convincente da riuscire a conquistare anche lui, tanto meglio”.