Italia & Dintorni

Schlein sferza Meloni: “Un ponte tra Usa e Ue? Solido come quello di Salvini sullo Stretto”

La segretaria Pd critica i rapporti tra la premier e l’ex presidente Usa e chiede all’Italia di riconoscere lo Stato palestinese. “Serve un atto forte”.

“Dazi e incertezza danneggiano le imprese italiane”

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, torna a criticare il governo sulla gestione dei rapporti internazionali, con particolare riferimento alle recenti tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa. In un’intervista al Corriere della Sera, la leader dem ha puntato il dito contro Giorgia Meloni: “Mi chiedo di che cosa abbia parlato Meloni al telefono con Trump perché questo ulteriore annuncio ha fatto fare un altro tonfo alla nostra Borsa”.

Secondo Schlein, il clima di incertezza dura da mesi e ha già prodotto effetti negativi sull’economia reale: “Il 58% delle aziende italiane ha rallentato i propri investimenti e lei non ha mai detto all’amico Trump: ‘Fermati, stai giocando con il fuoco’”.

“Un ponte fragile tra Usa ed Europa”

La segretaria Pd ha poi criticato la visione geopolitica della premier, mettendo in dubbio l’efficacia della sua azione diplomatica: “Rivendica i colloqui con Trump, l’incontro con Vance e von der Leyen, ma il ponte che pensa di essere tra Usa ed Europa ha la stessa solidità di quello sullo Stretto di Salvini, cioè zero”.

Per Schlein, l’unica via possibile è una risposta compatta dell’Unione Europea: “L’Europa deve negoziare unita e pronta a colpire lì dove fa più male, cioè le big tech americane, per sventare una guerra commerciale devastante”.

Gaza e Palestina: “L’Italia riconosca lo Stato palestinese”

La leader dem ha rivolto forti critiche anche alla posizione del governo italiano sulla situazione in Gaza. “Da questo governo non è mai arrivata una condanna netta delle azioni criminali del governo di estrema destra di Netanyahu. Non è il tempo del silenzio e della timidezza: oggi servono atti concreti”.

Schlein ha stigmatizzato il voto contrario dell’Italia alla proposta di revisione dell’accordo di collaborazione tra Ue e Israele, sostenuto invece dalla maggioranza degli Stati membri. “Inoltre, l’Italia dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese. Lo hanno fatto Spagna e Irlanda, sta per farlo la Francia, ora serve un atto forte da parte del nostro Paese”.

In chiusura, la segretaria del Pd non ha nascosto l’auspicio di un possibile ritorno anticipato alle urne: “Io spero di sì, e noi saremo pronti”.