Renzi infuriato con la Meloni: “La mia scorta tolta e spiattellata ai giornali”
Il leader di Italia Viva contro il governo Meloni: «Superficiali e pericolosi». Rifiuta anche la scorta del Viminale.
Lo scontro sulla scorta parte da una “velina”
È scontro durissimo tra Matteo Renzi e il governo guidato da Giorgia Meloni. Il leader di Italia Viva si dice “allibito” dopo aver appreso, dal sito de Il Foglio, della rimozione della scorta AISI prevista per gli ex premier a partire dal 2026. Secondo l’ex presidente del Consiglio, dietro la pubblicazione della notizia ci sarebbe proprio Palazzo Chigi, che avrebbe passato il contenuto riservato alla redazione diretta da Claudio Cerasa.
Renzi racconta di aver ricevuto, il 15 aprile 2025, una lettera dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, a cui ha risposto informalmente via messaggio il giorno stesso. Tre ore dopo, la missiva è comparsa online con tanto di immagine del documento protocollato. «Solo Palazzo Chigi poteva averla diffusa», ha scritto Renzi in una nota.
L’attacco: “Gravissimo violare la riservatezza”
«Mantovano usa le veline per informare le redazioni senza rispettare le regole di riservatezza», ha tuonato Matteo Renzi. «È una cosa gravissima che era già accaduta con il procuratore di Roma Lovoi. La sicurezza del Paese è nelle mani di un signore che si diverte a veicolare veline ai giornali anche su argomenti delicatissimi».
Renzi, in una lettera pubblicata integralmente, accusa il governo di piegare le istituzioni «per interessi di parte» e di attuare una «ritorsione politica». «Oggi è accaduta una cosa molto grave: uno scambio riservato tra il sottosegretario Mantovano e il sottoscritto è stato passato dal governo ai giornali».
Renzi rifiuta anche la tutela del Viminale
Dopo aver appreso della rimozione della tutela dei Servizi, Renzi ha annunciato la rinuncia anche alla scorta del Ministero dell’Interno. «Comunico formalmente e inderogabilmente che non intendo accettare nessuna forma di tutela del Viminale», ha dichiarato. «Avevo una scorta, mi viene tolta, farò senza».
Il senatore ha contestato anche la motivazione tecnica indicata nella lettera di Alfredo Mantovano, secondo cui l’AISI avrebbe “bisogno di ulteriore personale”. «È ovviamente falso – replica Renzi – visto l’incredibile aumento di spesa di questi anni».
Nel suo lungo intervento, Renzi ha citato anche altri episodi che a suo avviso dimostrerebbero un uso distorto delle istituzioni, dal ricorso a tecnologie intrusive come Paragon all’utilizzo selettivo delle intercettazioni, fino a un emendamento notturno sullo status dei dirigenti delle opposizioni. «Siamo di fronte a un utilizzo arrogante e proprietario delle Istituzioni, degno delle peggiori democrature sudamericane».
Renzi e’ il solito putto fiorentino.Rappresenta IL 2% degli italiani ed e’ un bugiardo inascoltabile.Vi ricordate quando gli Italiani lo mandarono a casa disse sono stat sconfitto lascio la politica.FA LO ZOMBI PERCHE’ GLI TOLGONO LA SCORTA.Legge voluta dal suo amico Giuseppi.La Meloni non centra nulla.