Il vicesegretario della Lega ironizza sui conti del centrosinistra dopo il Referendum: “Numeri sbagliati e confronti senza senso”.
All’indomani del Referendum dell’8 e 9 giugno, il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, interviene duramente contro i vertici del centrosinistra. Intervistato dall’Adnkronos, l’ex generale e oggi deputato non risparmia critiche a Maurizio Landini, Elly Schlein e Stefano Bonaccini. “Landini, Schlein, Bonaccini e tutta la sinistra devono tornare a scuola — almeno in prima media — dove si impara che non si possono mescolare le patate con le banane”, afferma, puntando il dito contro le interpretazioni ritenute forzate dei dati referendari.
Secondo Vannacci, la sinistra ha fatto un errore grave nel paragonare i risultati del Referendum a quelli delle ultime elezioni politiche. “Alle politiche voti programmi e candidati, nel referendum si decide solo ‘sì’ o ‘no’. Confondere queste cose è da dilettanti”, dichiara, sottolineando l’incompatibilità tra le due consultazioni. I dati, evidenzia, non vanno letti in modo meccanico, ma interpretati con coerenza logica.
Il deputato della Lega entra poi nel dettaglio dei numeri: secondo lui, i “sì” al Referendum hanno superato i 12,2 milioni, una cifra simile al consenso ottenuto dal centrodestra nel 2022. Tuttavia, se si considerano anche i voti contrari e l’ampia astensione, la somma supera nettamente i voti raccolti dal centrosinistra. Per Vannacci, dunque, è sbagliato usare questi dati come prova di una vittoria politica della sinistra.
Conclude con un ultimo affondo: “Un po’ di logica e raziocinio ce l’ho anch’io, per questo lascio questi voli pindarici alla sinistra, che evidentemente non ha ancora finito di leccarsi le ferite”.