Renzi-show: “Da essere l’uomo più potente d’Italia all’odio di tutti. Ma non mollo”
L’ex premier si confessa sul palco con David Parenzo tra ironia, sarcasmo e durissimi attacchi al governo Meloni. “Il golden power è una bomba nucleare”
Dallo show alla stoccata: “Golden power? È l’arma atomica dell’economia”
“Ero l’uomo più potente d’Italia. Ora sono il più odiato. Un record”. Così Matteo Renzi ha aperto il suo intervento sul palco del congresso dei Giovani imprenditori di Confindustria, a Rapallo, trasformando il dialogo con David Parenzo in un monologo teatrale. Alternando ironia, sarcasmo e autoanalisi, il leader di Italia Viva ha condotto uno show-politico in piena regola, condito da attacchi durissimi contro l’attuale governo.
Nel mirino, in particolare, la decisione dell’esecutivo sull’operazione Unicredit–Banco Bpm. Renzi non ha usato mezzi termini: “Utilizzare il golden power contro una banca italiana è uno scandalo assoluto. È la bomba nucleare dell’economia”. Una bordata diretta al ministro Urso, accusato di minare i principi del libero mercato: “Il golden power è l’estrema ratio. Ma oggi il governo lo usa come se fosse una prassi ordinaria”.
Attacchi a Urso e Salvini: “Passare dall’AI al Salvini naturale è dura”
Renzi ha poi continuato senza filtri: “Il governo è attivo solo dove non dovrebbe esserlo. Sulle imprese, niente. Le tasse restano alte. Ma su Mediobanca e Banco Bpm si agitano eccome”.
Sulla gestione del ministro Urso, il sarcasmo è tagliente: “Quando lo sento parlare… mi cadono le braccia. Apprezzate lo stile”. Ma l’ironia più velenosa è per Matteo Salvini: “Passare dall’intelligenza artificiale al Salvini naturale è davvero impossibile”.
Renzi ha così costruito, battuta dopo battuta, un ritratto impietoso del governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di essere più attento alla propaganda che alla concretezza delle politiche economiche.
“Io, dal potere alla solitudine. Ma detesto gli ipocriti”
La seconda parte dell’intervento ha avuto toni più personali e malinconici. Renzi ha raccontato la parabola discendente della sua carriera politica: “Sono passato dal potere assoluto all’isolamento nel giro di pochi mesi”. E ha aggiunto: “Ho visto la gente che mi adulava cambiare espressione e fingere di non conoscermi”.
Un’amarezza mitigata solo da una rinnovata determinazione: “Per questo oggi dico sempre quello che penso. Detesto gli ipocriti”. Un’affermazione che riassume tutta la filosofia del “nuovo” Renzi: nessun filtro, nessun calcolo, nessun compromesso.
L’ex premier ha lasciato Rapallo tra applausi, risate e riflessioni amare, mostrando ancora una volta la sua capacità di trasformare ogni intervento in un evento mediatico.