Abolizione Imu 2013: ultime notizie nuova tassa service Tax

Abolizione Imu 2013: ultime notizie nuova tassa service Tax

Da un po’ prima di giugno dell’IMU e del suo pagamento si parla con insistenza. Superata oramai la stagione estiva senza il versamento della prima rata, il discorso adesso si concentra sul mese di dicembre e sul versamento della “service tax”  che raccoglie in un’unica soluzione Tares e Imu . Il che vorrà dire dover pagare questa rata dell’Imu, accontentando quella classe politica che voleva non abolirla e il Governo che, pressato da mancate finanze per diverse questioni, può in questo modo raccogliere seppure minimamente qualcosa nelle casse statali.

A questa si aggiungerebbe la manovra da 3 miliardi da varare il prossimo venerdì durante il fissato Consiglio dei Ministri che serviranno a tamponare deficit,  incassi Iva e finanziare le missioni militari. Il pagamento dell’Imu e il suo stretto ed acceso dibattito si collocherebbe a novembre, in prossimità dell’annuncio delle scadenza della service tax che altro non è che la seconda rata già prevista per l’imposta degli immobili.

L’anticipo al 2013 dell’entrata in vigore della service tax andrà a formare quei 3 miliardi detti, perché si prevede che nelle casse statali arrivino 2,3 miliardi di gettito: previsione fatta sulla base di quel che doveva essere versato con la prima rata e che è stata eliminata ma a quanto pare solo momentaneamente. In sostanza, non muterebbe un gran che interscambiandosi le tasse l’una con l’altra, entrambe incidono sulla stessa base imponibile patrimoniale, determinata dalla rendita catastale. La ferma posizione della coalizione di centro destra sul non rivedere l’IMU e la probabilità di pagamento, ha certamente effetto simile allo stridere tra maggioranza, PDl, e il Capo dello Stato, cui è ben noto che PDL e Cavaliere non cederanno mai su tale posizione per convinzione e coerenza con quanto sempre detto.

I motivi per cui si vorrebbe anticipare la corresponsione della service tax sarebbero praticamente di origine contabile, ancor più da quando ha sul punto preso posizione  il Ministro dell’economia Saccomanni, dal disaccordo dell’UE in merito alla prevista eliminazione della tassa IMU, in quanto non consona alla linea europea che punta ad una tassazione sui patrimoni e, infine, dalla Corte dei Conti che ha reso noto che quanto perverrebbe dall’incasso delle slot machine non coprirà nella sua totalità quel che il primo versamento IMU avrebbe dato. Alla vigilia di una probabile eliminazione anche della seconda rata IMU, vista la rigorosa parola del PDL, si evidenzia che i fondi non ci sono a sufficienza, per cui il 1 ottobre l’IVA aumenta dell’1%, con ovvi effetti su inflazione e consumi, e si pensa anche al versamento anticipato della service tax.

Viene ancora celato quantomeno a aprole che a dicembre ci sarà comunque il pagamento della Tares, nuovo termine per indicare la tassa sui rifiuti e che secondo una iniziale informazione avrebbe da un lato racchiuso il pagamento dei rifiuti e dall’altro il pagamento che avrebbe dato ai comuni margine per provvedere ai servizi cd. indivisibili degli stessi. Il dettaglio della norma fu rimesso dal Governo Monti a quello attuale, con scadenze primavera e fine anno. ancora imprecisato la modalità di pagamento e l’imposizione: si parla del 2 per mille sulla rendita catastale rivalutata; di 1 euro al metro quadrato, invece dei noti  30 centesimi. In più, secondo la UIL servizi politiche territoriali, per  chi è proprietario di un immobile che rientra nella categoria A/2 – A/3, che lo scorso anno ha già pagato l’Imu prima casa,  intera, per 225 euro, quest’anno il costo dovrebbe essere dimezzato al 50%.