Berlusconi su Isis necessario intervento di terra

Silvio Berlusconi ha rilasciato una lunga intervista al “Messaggero” sugli attentati che hanno gravemente colpito tutta la Francia e, in particolare, Parigi.

La paura che i terroristi islamici possano colpire anche in Italia è tanta e in queste ore il ministero degli interni sta predisponendo un piano per proteggere al meglio gli obbiettivi considerati, dai servizi segreti, “sensibili”.

L’ex cavaliere ha l’idee chiare, dichiarando che: “l’Occidente in questi anni ha sbagliato molto. Abbiamo combattuto guerre che non avremmo dovuto combattere e non ne abbiamo combattute altre che sarebbero state doverose, come quella contro l’Isis e il suo progetto di costruire un Califfato”.

Silvio Berlusconi lascia intendere che la politica estera dell’Occidente, in questi anni, ha fallito concentrandosi su altri fronti quando il vero nemico da combattere era il terrorismo islamico.


L’ex cavaliere dice anche che: “l’Occidente deve dare un segnale chiaro, non possiamo essere timidi. La timidezza, la paura con cui negli ultimi anni abbiamo difeso i nostri valori e, aggiungo, la nostra sicurezza, hanno convinto gli estremisti islamici che il nostro è un mondo debole e conquistabile”.

Berlusconi ritiene che tutti i paesi occidentali, Stati Unti d’America incluso, devono: “reagire con determinazione e, se serve, tutti gli Stati devono essere pronti a dare il proprio contributo, anche con truppe di terra“.

Secondo Silvio Berlusconi bisogna, subito, cercare di sconfiggere l’Isis e, per farlo, c’è bisogno di “un intervento deciso contro Baghdad e il suo Califfato”.

L’ex presidente del Consiglio dice che anche l’Italia deve fare la sua parte inviando delle proprie truppe perché “Ne va della nostra sicurezza nazionale”.

Quello di Silvio Berlusconi è stato un intervento duro e deciso che pone in risalto il problema di dover affrontare quando prima a livello internazione il terrorismo islamico.

L’Isis, secondo Silvio Berlusconi, ha dichiarato guerra e tutte le nazioni occidentali devono prontamente rispondere.

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Lorenzo Costantino