L’auto subacquea di James Bond presto potrebbe diventare realtà

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E’ un sogno abbastanza frequente quello che vede trasformare un oggetto di fantascienza in un accessorio da applicare alla vita quotidiana per migliorarla un po’ e perchè no, anche per provare l’ebbrezza di un’avventura straordinaria.

E’ quello che deve aver pensato il CEO di Tesla Motors, Elon Musk, quando ha annunciato l’acquisto della vettura utilizzata nel film datato 1977 “Agente 007:la spia che mi amava”: si tratta di una Lotus Esprit capace di camminare sia come un’auto che sott’acqua come un vero e proprio sommergibile anche se si trattava ovviamente di un espediente cinematografico che durante le riprese sottomarine utilizzava un guscio della Lotus assolutamente vuoto.

Ma per Musk questo è stato un sogno che occorreva realizzare assolutamente per ambire ad un progetto di futuro tecnologico che si poteva concretizzare anche a costo di stravolgere l’assetto originario. Del resto Elon Musk non è nuovo ad imprese di questo genere dopo essere stato l’antesignano della prima super car elettrica la Tesla Roadster.

E così la Lotus Esprit del 1975 capolavoro disegnato da Giorgio Giugiaro, si appresta a diventare la prima auto subacquea suscitando lo sdegno dei collezionisti che poco apprezzerebbero la trasformazione di un’auto che ancora oggi farebbero girare la testa al solo passaggio forte di un motore a 4 cilindri da 1.975 cc con una potenza di 160 CV ed una velocità massima di 210 km/h.

Elon Musk però non si ferma e sta seriamente valutando l’opportunità di rendere di serie quel modello, che si è aggiudicato in un’asta tenutasi a Londra, durante la quale la Lotus Esprit è diventata sua al prezzo di 989.000 dollari.

L’auto in realtà funziona solo nella modalità subacquea come ha spiegato lo stesso Musk: “Mi ero divertito come un ragazzino, in Sud Africa, quando ho visto il film 007 The Spy who loved me in cui James Bond lancia l’auto in acqua, preme un pulsante e l’auto si trasforma in un sottomarino, ma poi sono rimasto deluso quando ho saputo che il veicolo del film poteva funzionare esclusivamente in acqua”.

La mitica scena del film riguarda il volo che James Bond compie con la sua auto che prima di finire in mare, grazie ad uno speciale pulsante ritira le ruote e permette la fuoriscita di eliche e di pinne aerodinamiche.

Così confidando nel supporto fornitogli dalla tecnologia di Tesla, sta cercando di realizzare il suo desiderio grazie all’equipaggiamento di un gruppo propulsore elettrico che possa farla circolare su strada.