Roma, Renzi replica su dimissioni di Marino nessuna congiura

Il premier Renzi è tornato a parlare di Roma e del suo oramai ex sindaco Ignazio Marino.

Matteo Renzi ha voluto sottolineare che contro Ignazio Marino da parte del Partito Democratico non c’è stata nessuna congiura.

L’ex sindaco di Firenze e segretario del Pd è stato categorico su Ignazio Marino: “non c’è stato nessun mandante e nessuna congiura, e se una città non funziona, bisogna prenderne atto”.

Il premier ha affermato che un sindaco funziona se riesce a garantire una serie di servizi ai cittadini come servizio pubblico efficiente e riesce a sistemare tempestivamente le strade.

Ignazio Marino ha pronunciato subito dopo le dimissioni dei 26 consigli del Pd dal comune una frase che forse resterà per sempre nella storia della città di Roma: “Sono stato accoltellato da 26 nomi e cognomi ma da un unico mandante”.

I consiglieri del PD si sono dimessi quando un po’ a sorpresa Ignazio Marino ha annunciato di ritirare le dimissioni e di chiedere la fiducia per proseguire il suo mandato al consiglio comunale.

Secondo Marino l’uomo che ha decretato la sua fine come sindaco di Roma è stato Matteo Renzi con il quale poi ha svelato che non si sente da più di un anno.

Marino ha anche detto che: “La crisi auspicavo si potesse chiudere in aula invece si è preferito di andare dal notaio, segno di una politica che decide fuori dalle sedi democratiche riducendo gli eletti a persone che ratificano decisioni assunte altrove: ciò nega la democrazia”.

Matteo Renzi sul futuro del comune romano non si è voluto sbilanciare ed ha dichiarato che per il nome del candidato del Partito Democratico bisognerà ancora attendere anche perché secondo il premier è molto presto.

 

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Lorenzo Costantino